Auguri a Fabio Cannavaro: un napoletano sul tetto del mondo


Dava il meglio di sè come difensore centrale, ma all’occorrenza poteva giocare anche da terzino. Eccellente marcatore (sono ben 19 le reti siglate in carriera), le sue doti principali erano la capacità di anticipo, la leadership e la precisione negli interventi in scivolata. Forte anche di testa nonostante la non eccelsa statura, è entrato nella storia grazie al mondiale conquistato con la maglia azzurra nella finale di Berlino contro la Francia il 9 luglio del 2006. Parliamo, naturalmente, di Fabio Cannavaro.

Nacque a Napoli il 13 settembre del 1973. Crebbe calcisticamente nel settore giovanile del Calcio Napoli con cui esordì in massima serie il 7 marzo del 1993, a soli 19 anni, nella sconfitta per 3-4 subita a Torino contro la Juventus. L’anno successivo, sotto la guida di un certo Marcello Lippi, venne impiegato come difensore centrale al fianco di Ciro Ferrara. Tale stagione fu anche quella dell’esordio in Coppa UEFA e del primo gol tra i professionisti messo a segno in occasione di un Milan-Napoli terminato 1-1

Il 2 giugno del ’95 passò al Parma date le difficoltà economiche in cui verteva la società azzurra che aveva bisogno di batter cassa per evitare una crisi che, anni dopo, si sarebbe comunque manifestata. In Emilia Cannavaro formò una delle più forti retroguardie difensive assieme a Buffon e Thuram. In seguito poi alla partenza dei suoi due compagni di reparto (sponda Juventus) ne divenne capitano e leader. Qui vinse due Coppe Italia (1998-99, 2001-02), una Supercoppa Italiana (2000) e una Coppa UEFA (1998-99). Il 7 agosto del 2002 passò all’Inter dove, tuttavia, non riuscì a ripetersi dal punto di vista prestazionale.

Il 30 agosto del 2004 fu acquistato  in cambio del portiere Larini dalla Juventus allora allenata da Fabio Capello. Qui visse due anni su buoni livelli prima dello scandalo Calciopoli in seguito al quale ai bianconeri furono revocati i due scudetti conquistati tra il 2004 e il 2006 venendo poi retrocessi in serie cadetta. Il 19 luglio del 2006, 10 giorni dopo la vittoria della Coppa del Mondo, si materializzò il suo passaggio al Real Madrid. Il 27 novembre di quello stesso anno fu insignito del Pallone D’Oro: un premio che poi Fabio avrebbe interamente dedicato a Napoli e ai napoletani. Il 18 dicembre ricevette anche il FIFA World Player, divenendo, dopo Baggio, il secondo italiano ad ottenere questo riconoscimento. In blancos Cannavaro vinse 2 campionati consecutivi (2006-07, 2007-08) pur giocando tre stagioni complessivamente al di sotto delle aspettative.

Il 19 maggio del 2009 tornò alla Juventus dove giocò per un altro anno prima di trasferirsi all’Al-Ahli dove, difatti, chiuse la sua carriera da giocatore per intraprendere quella da allenatore. Attualmente, infatti, Cannavaro allena il Tianjin Quanjian: compagine militante nella prima divisione cinese. Ma il suo cuore, nonostante tutto, risiede tutt’ora a migliaia di km di distanza nel Rione La Loggetta, dove è nato.

Tanti Auguri, Fabio!

 


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