Alla vigilia di Napoli – Manchester City la Gazzetta dello Sport ha pubblicato un’intervista a Yaya Touré, centrocampista della formazione inglese.

Il calciatore classe ’83 ricorda il match giocato contro gli azzurri nel novembre del 2011, quando la sua squadra perse contro i ragazzi allora allenati da Mazzarri:

«La cosa che mi impressionò di più fu il pubblico. Un tifo caldissimo, spettacolare. Il San Paolo è uno stadio che non ti lascia indifferente, neppure da avversario. Un sostegno come quello del pubblico di Napoli dà maggiore forza ad una squadra. Non mi intimorisce da giocatore del City, ma mi preoccupa per la carica che dà alla formazione di casa. Nei momenti di difficoltà, fan come quelli del Napoli possono essere determinanti».

Ma anche quello di oggi è un Napoli da temere, nonostante il City sia molto più maturo:

«Il Napoli offre uno dei migliori calci d’Europa e batterlo è stato una nota di merito. Il suo allenatore, Maurizio Sarri, viene considerato un innovatore del calcio italiano e per quello che ho visto quella sera è una definizione giusta».

Sono 4, infine, i calciatori del Napoli da temere secondo Touré:

«Mi piace molto Insigne: un bel talento davvero. Ma il Napoli ha diversi calciatori importanti: Mertens e Hamsik sono fortissimi e hanno esperienza internazionale. In porta c’è un campione del valore di Pepe Reina».