Higuain: “L’esultanza era per ADL, ma si sarà nascosto. I fischi non cancellano…”


Era l’uomo più atteso e al Pipita non piace far aspettare molto, specie se subissato dai fischi ad ogni pallone toccato già durante il riscaldamento. Alla fine, infatti, la sfida Scudetto Napoli – Juventus l’ha decisa proprio lui, Gonzalo Higuain. Sua la rete che al 13′ del primo tempo ha sbloccato la gara del San Paolo e che poi al triplice fischio finale ha regalato l’exploit esterno ai bianconeri. Ciò che ha fatto scalpore, però, è stata la sua esultanza al momento della segnatura: prima un gesto alla Toni e poi uno sguardo (bieco) verso le tribune. Verso chi aveva puntato lo sguardo è stato lo stesso centravanti argentino a spiegarlo a partita finita.

Dopo aver segnato ho cercato Aurelio De Laurentiis in tribuna, ma non l’ho trovato. Forse si era nascosto, ha commentato ai microfoni di Sky Sport. Molto più tenero, invece, col popolo napoletano: “Non so se i cori sono ingiusti, ma nulla farà cambiare il mio pensiero sui tre anni che ho vissuto a Napoli, anche se mi insultano e mi fischiano. In città ho amici e ho trascorso anni bellissimi, questo non lo dimenticherò mai“.

Gonzalo Higuain, poi, parla anche del rapporto con gli ex compagni di squadra: “Con loro mi sono sempre trovato molto bene e non c’è mai stato nessun problema con loro, anche dopo che me ne sono andato. Con alcuni ho una bella amicizia. Nulla da dire su di loro“.

Ma le parole più al miele Higuain le ha riservate per il suo mentore, Maurizio Sarri, facendo a lui e a se stesso un augurio molto particolare.


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