Cruciani: “Non c’è fine al piagnisteo napoletano. La Juve, il Nord: tutte ca**ate!”


Giuseppe Cruciani e Libero, un devastante binomio anti-napoletano, andato in scena anche quest’oggi, sulle pagine del quotidiano diretto da Vittorio Feltri. Cruciani, infatti, ha titolato così il suo pezzo “Napoli piagne, ma è stata fottuta”, accusando i napoletani di vittimismo e piagnisteo specialmente quando di mezzo ci sono la Juventus o i presunti “poteri del Nord”.

Il suo pezzo farà certamente discutere e non è altro che l’ennesimo specchio di un astio territoriale ingiustificato, esplicitato ancora una volta in maniera così spontanea che quasi fa rabbrividire: “Al piagnisteo napulitano non c’è mai fine. A Napoli vedono continuamente fantasmi e pericoli. La Juve è sempre Satana e sinonimo di ruberie e furti con scasso. Insomma, il solito ridicolo repertorio: i poteri forti, il Nord, gli Agnelli che comandano e cazzate del genere. Roba da matti”.

Sul titolo del Roma: “Ora, finché certe cose vengono dette sul web o su internet ci si potrebbe passare sopra. Ma in quella redazione ci hanno pure ragionato, hanno trasformato l’insulto da curva in una bella copertina”.

Cruciani, inoltre, mette in atto una campagna di difesa di Libero, a suo dire insultato ingiustamente quando titolò “Salutame a soreta”: “In conclusione vengono in mente gli insulti di cui fu ricoperto Libero un mese fa quando osò titolare, scherzosamente, sull’uscita del Napoli dalla Champions con un ‘Salutame a soreta’. Scesero in campo, per attaccate Feltri e compagnia, anche scrittore e filosofi. Napoli sarà anche prima nel calcio, ma certamente nelle lacrime non teme nessuno”.

Per Cruciani si è trattato in quel caso di un’uscita “scherzosa“, testimonianza di un irriverente e insolente sfacciataggine diventata ormai insopportabile.


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