TuttoSport contro il tecnico azzurro: “No Sarri, no cry. Piagnistei e lamenti”


Era solo una questione di tempo, il compiersi di un exploit polemico che già aveva attecchito radici e sondando il terreno ieri, con l’editoriale al vetriolo di Veltri, dedicato a mister Sarri, non di certo per elogiare l’allenatore che guida una compagine in testa in classifica, ma per affondare stoccate pungenti al ct azzurro azzurro, definito piagnucolone e lamentoso.

E oggi, la bomba ad orologeria innescata da TuttoSport, ma da ormai diversi mesi, con una vera e propria campagna anti-Napoli, è esplosa con un titolo in prima pagina, che di ironico ha ben poco ma che di offensivo e ingiurioso ne ha tanto, troppo: “No Sarry, no cry”, spiaccicando la faccia di Sarri in versione Bob Marley, con tanto di capelli rasta e aggiungendo Testa a testa entusiasmante con la Juve, ma il tecnico del Napoli continua con piagnistei e lamenti: dai calendari al gap dei fatturati, dai terreni di gioco agli orari delle partite…”.

Tralasciando la profanazione di uno dei più importanti ed influenti cantautori, chitarristi e attivisti giamaicani, con tanto di violazione e alterazione del titolo di una delle sua canzoni più belle “Non woman, no cry”, della quale si può apprezzare il fine ironico e sarcastico, appunto perchè queste appropriazione improprie esistono nel calcio e non solo, la faccenda si inasprisce all’interno dell’articolo in cui vengono mosse accuse pesanti al tecnico, e in maniera arbitrale e del tutto decontestualizzata vengono esaminate erroneamente alcune dichiarazioni di Sarri, presentate come lamentele e piagnistei.

E piovono così condanne e fendenti mortali diretti a Sarri. Condannate le sue dichiarazioni riguardo la questione calendari, in quanto il tecnico ha condannato apertamente, essendo allora il Napoli impegnato in diversi fronti, dal Campionato alla Champions, i ritmi alti a cui era sottoposta la squadra giocando con una frequenza inaudita, una partita ogni tre giorni, che avrebbe distrutto, a lungo andare, l’impianto fisico degli azzurri. Un punto sul quale molti erano d’accordo con Sarri, perchè si sa, quando una squadra gioca in un torneo internazionale, la Lega nazionale alla quale fa capo deve agevolare e far in modo che questa si presenti al meglio, per portare in alto l’orgoglio nazionale in terreni esteri, ma questo, come è evidente, è stato per l’ennesima volta frainteso.

Sotto accusa anche le dichiarazioni di Sarri sui fatturati e sull’evidente dato che il Napoli non rientra tra le squadre che hanno un fatturato alto, aggiungendo “che è normale che chi ha un maggiore fatturato stia avanti al Napoli”, visto invece da TuttoSport, più che come dato evidente, una scusa per giustificare, allora, il sorpasso della Juve in testa alla classifica. Conclude la critica disamina con la questione campi e sull’assurdità che in Serie A ci siano ancora campi troppo dismessi, e su quel grigio della quarta maglia del Napoli, che a Sarri personalmente non piace, e in una delle partite più sentita dai napoletani disse: “Speravo di morire prima di vedere un Napoli-Juventus grigi contro gialli”.

Siamo forse arrivati al punto che c’è più il gusto di criticare e offendere, che il piacere di raccontare e valutare oggettivamente i fatti?


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