Inter-Napoli non si fanno male: reti inviolate. Addio scudetto?


Nel posticipo della 28esima giornata di Serie A, sfida tra grandi con Inter e Napoli che, in un Meazza gremito, con circa 10mila tifosi azzurri, si sono sfidate per alimentare, rispettivamente, il sogno Champions League e quello Scudetto. Dopo la sconfitta con la Roma, il Napoli doveva vincere, ma dal match con i nerazzurri ne esce, come all’andata, solo un inutile pareggio per 0-0.

La partita

Dopo un minuto di silenzio per ricordare Astori l’arbitro Orsato dà inizio alle ostilità ed arriva subito un brivido per il Napoli: Reina appoggia con leggerezza verso Mario Rui e lo mette in difficoltà, Gagliardini cerca di approfittarne, ma il portoghese recupera commettendo fallo.
Gli azzurri cercano subito di reagire, ma il tiro dalla distanza di Insigne, su assist di Mertens, è fuori misura.
Il Napoli prende il pallino del gioco in mano e al 14′ è pericoloso con Hamsik che inaugura e conclude un azione in coppia con Callejon, ma il tiro dello slovacco è troppo debole e Handanovic blocca senza problemi.
Al 17′ giallo per Allan che da dietro sgambetta Icardi, in una delle poche sortite nerazzurre.
Gli uomini di Sarri, però, prendono sempre più campo e al 24′ sono ancora pericolosi con Hamsik che si inserisce tra le linee, ma il suo tiro è ancora poco efficace.
L’Inter cerca di darsi una scossa prima con Candreva, ma il tiro dalla distanza non prende lo specchio della porta, e poi con Icardi, fermato bene da Koulibaly.
Al 39′ si presenta un classico episodio da moviola con Gagliardini che interviene a gamba alta su Mertens, ma per l’arbitro è solo giallo.
Il Napoli tenta di proporsi ancora in avanti, ma dopo un minuto di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi chiudendo un primo tempo con un netto possesso palla degli azzurri, ma mal concretizzato negli ultimi venti metri.
Nel secondo tempo Spalletti scambia le posizioni a D’Ambrosio e Cancelo e proprio dai piedi di quest’ultimo esce una grande occasione: calcio di punizione dalla sinistra, il portoghese trova la testa di Skriniar, ma il pallone si ferma sul palo.
Al 51′ il Napoli risponde con Insigne, che, servito da Hamsik, si gira in un fazzoletto e calcia a giro, con il pallone che finisce a fil di palo.
La partita si fa bella e le due squadre si sfidano a viso aperto, ma le due difese tengono bene. Allora al 64′, Spalletti tenta la carta Eder al posto di un esausto Rafinha, ma è il Napoli a sfiorare il vantaggio prima con Callejon, ma il colpo di testa è troppo debole, e poi con Insigne che dopo un uno-due con Mertens si ritrova davanti ad Handanovic e tenta un pallonetto, ma il pallone finisce alto sulla traversa.
Al 70′, finalmente, un azione per il belga che salta Skriniar sulla trequarti e prende di mira il palo lontano, ma la sfera finisce di poco a lato.
Hamsik lascia il campo a favore di Zielinski e il polacco si rende subito protagonista con diverse giocate, cercando di approfittare dello stato confusionale dell’Inter. che cerca di ricorrere ai ripari, rinforzando il centrocampo con Borja Valero,
Il Napoli cerca di sfruttare la stanchezza interista, soprattutto con Insigne, ma è poco lucido in zona gol, anche per il muro di uomini che la squadra meneghina alza in area.
 All’86’ un cambio per parte, Karamoh per Perisic e Milik per Mertens. Nel Napoli entra anche Rog, ma non succede più nulla e dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine.
Uno 0-0 come all’andata, un pareggio che non serve a nessuno: nè al Napoli ce si ritrova dietro alla Juventus, vittoriosa in casa con l’Udinese, a -2 e nè all’Inter che non tiene il passo della Roma nella lotta Champions.


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