ADL: “San Nicola vale 100 volte il San Paolo. A Chiariello chiederò milioni di danni”


Aurelio De Laurentiis non risparmia nessuno e nel suo pentolone di critiche e polemiche ci butta un po’ tutto e tutti.

Tutto è successo ieri, durante la conferenza stampa di presentazione della sua “seconda” società calcistica, la SSC Bari, presieduta dai due figli, Edoardo e Luigi, Giovanni Pompilio, vice di Riccardo Giuntoli al Napoli e l’avvocato dello studio Grassani Federico Menichini.

Da subito il patron azzurro ha chiarito che la nuova società dei galletti sarà guidata da Luigi De Laurentiis, nella carica di presidente, mentre Aurelio e Luigi vestiranno solo i panni di presidenti onorari. Ha poi rasserenato gli animi dei tifosi biancorossi, ribadendo non solo che Napoli e Bari saranno e sono due società diverse, indipendenti ed entrambe competitive – unico punto di contatto è solo la Filmauro – ma che lo staff barese lavorerà per raggiungere un solo obiettivo: riportare nel minore tempo possibile il Bari in Serie A, sotto la guida del ct Giovanni Cornacchini e con l’auspicio di ripartire dalla Serie C invece che dalla Serie D.

Fatti gli onori di casa baresi, Aurelio De Laurentis ha lanciato chiare e nitide frecciatine per evidenziare la cattiva gestione del San Paolo e criticare il sindaco De Magistris. Soprattutto all’indomani della diatriba inasprita tra SSC Napoli e Comune dopo il caso dei “biglietti omaggio” riservati alla giunta comunale che sono stati sospesi, più per volontà dei destinatari che della società. E così senza mezzi termini ha dichiarato:

“Questo stadio (il San Nicola) vale cento volte il San Paolo. Dovete ringraziare il sindaco Decaro che ha avuto la forza di far fare la manutenzione. Quando sono entrato, ho pensato: ‘Avessimo noi un primo cittadino così a Napoli'”.

Ma se questo non bastasse, ha rincarato il colpo, ri-fiondandosi contro la stampa napoletana. Altro punto dolente dopo le contestazioni scoppiate in pieno ritiro a Dimaro, che ha fatto innervosire e scomodare anche lo stesso Ordine dei Giornalisti, per difendere una “professione e un lavoro” che meriterebbe più rispetto da parte del Presidente. Ma questa volta si è scagliato contro un giornalista in particolare, Umberto Chiariello, anche lui accusato di aver raccontato solo bufale:

“Poi ci sono giornalisti come Chiariello, a cui chiederò milioni di danni, che fa la voce dei tifosi. Si è permesso di dire che mio figlio Luigi aveva contattato Cavani. Io fossi il proprietario di Canale 21 metterei alle porte questi personaggi. Se sei proprietario, sei anche editore: devi dare credibilità alla tua testata giornalistica altrimenti crei fake news”.


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