Borriello apre a ADL: “Lo ringrazio per ciò che ha fatto. Pronti a parlare con lui”


L’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello ha rilasciato in esclusiva ai nostri microfoni un’intervista nella quale si sono affrontati diversi temi.

Ovviamente è stato quasi doveroso cominciare con la questione stadio e questa accesissima diatriba tra il Comune di Napoli e De Laurentiis, che stanno sciabolando da settimane per contendersi le ragioni di una problematica che sembra inasprirsi sempre di più. E con l’assessore abbiamo provato a ricostruire la genesi della vicenda:

“C’era stata una riunione e tutto sembrava essere deciso. Vi era solo un atto da firmare in cui il comune riconosceva partite economiche importanti e che riconosceva al Calcio Napoli lavori fatti a loro spese. Però questa firma non c’è mai stata. E quindi è scattato un regime di utilizzo dello stadio diverso“.

Anche se sottolinea un punto importante: “Questo non significa che lo stadio non debba essere utilizzato dal Calcio Napoli, perché in quello stadio la priorità assoluta è del Calcio Napoli, che è la principale squadra della città e nessuno si sognerà mai di sfrattarla dal San Paolo. Anche nelle condizioni di contrasto in cui oggi ci troviamo la modalità deve essere sempre la stessa: chiamo, fitto e pago, dato che non c’è un accordo di concessione che noi siamo pronti fin da ora a stipulare e concordare col Calcio Napoli”.

A queste condizioni, se pur tollerabili, la controparte azzurra preferirebbe probabilmente avere maggiore autonomia gestionale sulla struttura. E alla domanda se il Comune sia disposto a cedere lo Stadio, Borriello ha così risposto:

Ci deve essere un’offerta concreta e seria, che contempli le esigenze di una pubblica amministrazione. Siamo anche disponibili a far stabilire il canone a chi è più competente di noi per fare una stima della concessione pluriennale con un progetto di valorizzazione”. E suggerisce: “Lì ci sono spazi enormi, si può fare un cinema, un ristorante, la sala dei trofei del Calcio Napoli. È un luogo che potrà avere migliaia e migliaia di visitatori”.

Eppure il Presidente non si è risparmiato nel volgere accuse pesanti a De Magistris e al suo lavoro politico: “Quelle affermazioni sono state una caduta di stile. Anche perché la città viene rappresentata dal sindaco, non dal presidente di una squadra di calcio”. Ma Borriello aggiunge in chiusura: “Non mi permetterei mai di criticare un imprenditore della città, che ha fatto tanto per questa squadra e colgo l’occasione per ringraziarlo”.

Abbiamo poi chiesto spiegazioni sul perché in occasione del primo match casalingo, Napoli-Milan, non siano state riservate corse speciali per permettere ai tifosi di tornare a casa, e Boriello ha fatto chiarezza :

In quella famosa convenzione non firmata c’è una clausola anche sui trasporti. Come in altre città la società sportiva paga anche la corsa straordinaria delle linee di metropolitana. In mancanza di un accordo, le corse non ci sono”. Ma fa una promessa: “Ma ci siederemo presto ad un tavolo e ragioneremo anche su questo per ridurre al minimo il disagio per i tanti appassionati”.

Per quanto concerne lo stadio, miglioramenti si vedranno a breve: “Sono stati fatti soprattutto lavori di sicurezza. È ovvio che dobbiamo intervenire sui sediolini e i bagni. Stiamo portando a termine i lavori anche in funzione alle Universiadi, come la pista atletica che è stata completata parzialmente e l’impianto di illuminazione che verrà terminato a breve”.

A proposito delle Universiadi e circa una presunta scarsa attenzione da parte del Governo, Borriello ha rettificato: “Il governo va ringraziato perché nonostante le difficoltà, ha assicurato il finanziamento di 270 milioni di euro che verranno utilizzati per qualificare i cinquanta impianti sportivi della Campania”.

Intanto il 13 settembre a Roma ci sarà il primo incontro tra De Laurentis e il sindaco di Melito, per analizzare i progetti per la costruzione del nuovo Centro Sportivo e di uno Stadio. Borriello rilancia con una nuova ipotesi:

“Perché non farlo al Centro Paradiso. È una procedura fallimentare che può essere acquistata dalla struttura Calcio Napoli e far nascere lì il centro sportivo. Lì c’è stato il più grande giocatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Quindi l’invito è quello di tornare qui a Napoli”.

E se il Napoli non dovesse più giocare al San Paolo? “Lo stadio ha una vita oltre il calcio”.

L’intervista integrale di Vesuvio Live:

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