Tuttojuve perde la ragione e la spara grossa: “Ancelotti copia Allegri”


La storia che si ripete e si potrebbe riassumere facendo appello a due “massime popolari” che tutti noi ben conosciamo: “il cane che si morde la coda” o ancora peggio “quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba”.

Quando qualcosa spaventa e fa paura, l’atteggiamento più banale e sbagliato che si possa assumere è quello di aggredire e denigrare. Invece di accettare e cercare di fare meglio. Perché è più difficile ammettere la qualità e la forza di un avversario rispetto al semplice atteggiamento di difesa puerile e banale.

E oggi, l’editoriale di Tuttojuve conferma quando a volte lo stile juve sia deleterio e offensivo.

Intitolare un articolo con “Ancelotti copia Allegri” non solo sminuisce la tempra di allenatore di mister Carletto, il cui curriculum parla praticamente da solo, ma innesca dubbi sul fair play sportivo e professionale della penna che firma un articolo così poco oggettivo.

Un articolo che si presenta come un encomio per Allegri: “un grande gestore di uomini, calciatori inseriti con calma, grande rotazione degli uomini della rosa, gestione attenta e ponderata per arrivare alle fasi calde della stagione con i giocatori ancora in condizione senza essere spompata”.

Caratteristiche che nessuno ha mai messo in dubbio, in quanto la bravura di Allegri è evidente, non solo per le sue ottime capacità di motivatore della squadra ma anche per la sua tattica vincente, potendo contare soprattutto su top-player.

Ma concludere un articolo con: “Ancelotti pronto a copiare Allegri, vedremo domani chi farà le scelte migliori”, solo perché re Carlo ha fatto più turnover in queste sei partite ed è riuscito a dare al Napoli un gioco più imprevedibile, a nostro avviso è assurdo.

Ma come si può pensare che Carlo Ancelotti che ha vinto, da giocatore e da allenatore praticamente tutto, possa solo pensare, e al tempo stesso sminuire le due enormi doti, copiando Massimiliano Allegri. E poi, se proprio dobbiamo dirla tutta, chi ha vinto in Champions è stato Carlo Ancelotti, che nei suoi record personali ha alzato da allenatore ben tre Coppe dalle grandi orecchie. Allegri nemmeno una. Zero. Quindi dovrebbe essere il tecnico bianconero “ad imparare” qualcosa da Ancelotti. Non il contrario.

E poi, come si può solo pensare che se un allenatore si avvale di un semplice turnover possa copiare un altro? Non ha di certo inventato Allegri la rotazione dei calciatori in campo. E anche se a Napoli questa del turnover è una piacevole novità (Sarri si avvaleva di più o meno tredici uomini per tutto il campionato e non solo), Ancelotti nel suo glorioso passato da allenatore si è sempre affidato e fidato della sua panchina, facendo girare a raffica i suoi uomini.

Quindi smettiamola di dire baggianate. Tanto Juventus-Napoli in programma domani sera è da sempre uno dei match più attesi e tesi da sempre. Non c’è bisogno di inasprirla ulteriormente con infondate notizie o ancora peggio banali accuse.


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