Faida fra i tifosi juventini: “Basta cori di m***! Napoli è la più bella del mondo”


Domenica 3 marzo, alle 20:30, si terrà allo stadio San Paolo di Napoli il match di Campionato Napoli – Juventus. L’attesa è, ovviamente, alle stelle per la partita più sentita dalla tifoseria azzurra. Persino la protesta che prevedeva di boicottare le presenze allo stadio non ha potuto niente contro l’interesse per lo scontro con i bianconeri: il San Paolo sabato sarà pieno di tifosi pronti a supportare la squadra.

Le curve azzurre, però, non sono le uniche in fermento per la partita. Esiste da mesi, infatti, una vera e propria faida interna nella tifoseria bianconera. Come sappiamo bene, sono tanti i meridionali che tifano Juve. Addirittura esiste un gruppo della Curva Sud bianconera che rappresenta gli juventini meridionali: i True Boys.

Questa nutrita branca di tifosi non rinnega il credo comune, non si risparmia post sui social contro la SSC Napoli ed è in prima linea nei gruppi ultras. Però proprio questi fedelissimi tifosi portano avanti da mesi una vera e propria guerra al resto della tifoseria bianconera. Tutto è cominciato nel match di andata Juventus – Napoli, all’Allianz Stadium di Torino, lo scorso 29 settembre. In quell’occasione la Curva Sud diede il peggio di sé cantando i cori offensivi e razzisti che tutti conosciamo fin troppo bene.

Il 2 ottobre, i True Boys diffusero un comunicato in cui si dissociavano completamente da simili comportamenti: “La città di Napoli non si tocca, – si leggeva sui social del gruppo – mi volevo scusare per quei due cori di m…  (Lavali col… e Colerosi) che sono stati cantati da alcune persone a Juve-Napoli e a questo punto mi dissocio a vita dal mio Gruppo True Boys … Se qualcuno avesse un problema con la nostra decisione è pregato di farsi avanti e chiarirla con me di persona. Napoli e la città più bella al mondo e Napoli città non si tocca, che sia ben chiaro. Perché se scoppia il Vesuvio, potete salutare anche la Calabria, Puglia e Sicilia… Odio Ssc Napoli”.

Una redenzione che mostra, almeno, una coerenza territoriale della tifoseria bianconera. Il gesto, però, non è stato apprezzato dal resto della tifoseria. Umberto Toia, leader del gruppo Tradizione, attaccò pesantemente l’iniziativa utilizzando anche minacce: “Togli il comunicato, per noi non è una cazzata! Abbiamo scritto giusto, i True Boys non esisteranno più. Te lo do io il permesso di entrare in curva, così la smetti di fare il guappo su Facebook!”.

Una faida interna che ribolle da mesi. Speriamo che una simile presa di posizione possa influire nel prossimo match, magari portando ad una presa di coscienza il resto della tifoseria bianconera.


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