Grazie Sarri, hai restituito unità ed entusiasmo ai tifosi del Napoli


Bisogna nuovamente ringraziare Maurizio Sarri. Se il suo addio al Napoli aveva preso a picconate la tifoseria azzurra spaccatasi ulteriormente tra i pro e anti De Laurentiis, il suo approdo inglorioso alla corte di Agnelli restituisce quell’unità costruita nei tre anni meravigliosi con in panchina il fumantino tecnico toscano.

Tutti concordi nel definirlo un traditore, il simulacro Sarri si scioglie in un caldo pomeriggio di giugno tra gli epiteti irritati del popolo napoletano. Da oggi è svanito uno dei motivi della contestazione al presidente De Laurentiis, perché si può passare legittimamente dall’altra parte della barricata, insieme al patron che ha scelto Ancelotti. Il cammino adesso si farà insieme con maggiore tempra e velocità per inseguire e combattere il nemico comune: Maurizio Sarri. Da idolo della massa proletaria a modello di uomo con poca dignità, il passo è stato brevissimo.

Non è difficile ipotizzare l’accoglienza che il San Paolo gli riserverà e le richieste da elevare al Presidente De Laurentiis. La Juventus con l’ex feticcio Sarri va combattuta, insieme ad Ancelotti, uniti ma facendo ogni sforzo possibile sul mercato. La guardia della tifoseria sarà tenuta ancora più alta. De Laurentiis è avvisato. Ha la possibilità di recuperare in parte un rapporto da tempo incrinato con la tifoseria, può cavalcare l’onda della delusione sarrista e recuperare consensi per sé e per Ancelotti, che per la verità nella prima stagione ha subito più critiche che elogi. Eppure è l’allenatore più vincente al mondo.

Un mercato all’altezza può trasformare il nuovo Stadio San Paolo in quella bolgia mancata nella stagione appena conclusa. A metà giugno i presupposti emotivi per cominciare una stagione con lo spirito combattivo e unitario ci sono tutti. La palla passa a De Laurentiis.

 


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