Decreto sicurezza bis: inasprimento del Daspo e carcere per i tifosi violenti


Arriva la stretta sui tifosi violenti con l’inasprimento delle pene e la possibilità di perseguirli anche se il fatto è stato commesso fuori dai confini italiani. Voglia di manganello per il Governo targato Lega-M5S che approvano il decreto sicurezza bis.

Tra le nuove misure risultano provvedimenti anche per i tifosi protagonisti di atti violenti. La misura del Daspo, già esistente da qualche anno, sarà inasprita per i tifosi recidivi. Per loro l’impossibilità di accedere ad una manifestazione sportiva per almeno 5 anni. Per qui sarà colpito per la prima volta dalla misura, potrebbe arrivare uno stop più breve.

C’è il carcere da 6 mesi a 5 anni per chi si macchierà di minaccia o violenza nei confronti di arbitri o di tutti quelli che contribuiscono al regolare svolgimento delle manifestazioni sportive. Per intenderci, oltre all’oltraggio al pubblico ufficiale, anche intimidazioni o violenza nei confronti degli addetti ai varchi di accesso saranno punite.

Il decreto giunge quindi alla sua consacrazione definitiva, rispondendo alla nuova voglia di riformare il tifo da sempre autore di fatti a volte anche brutali. A queste misure va aggiunto il Codice di Condotta varato da ogni singola società. Anche il mancato rispetto di alcune norme di comportamento previste dalle società può far scattare il Daspo o altre misure sanzionatorie.


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