De Laurentiis: “Sono disposto a comprare il San Paolo, se me lo dànno a 1 euro”


La telenovela San Paolo giunge finalmente alla fine, almeno per i prossimi cinque anni. Il Comune di Napoli e la Società Sportiva Calcio Napoli hanno sottoscritto oggi la convenzione della durata di cinque anni, rinnovabili per ulteriori cinque, alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e del presidente Aurelio De Laurentiis.

Nella conferenza stampa tenuta a Palazzo San Giacomo a margine dell’incontro, il presidente del Napoli si è lasciato andare a lunghe dichiarazioni riguardanti i temi più scottanti, in primis il rapporto con Carlo Ancelotti, il caso Lorenzo Insigne e il futuro di Koulibaly, Mertens e Callejon.

Alcune domande non potevano non riguardare lo stesso stadio San Paolo. La struttura, così com’è, non soddisfa a pieno né la società né i tifosi: entrambi vorrebbero la rimozione della pista di atletica per avvicinare il pubblico al rettangolo di gioco. Una questione non solo di migliore fruizione dello spettacolo, ma anche di maggior sostegno ai giocatori in campo. Alcune idee sono già sulla scrivania di Aurelio De Laurentiis, compreso il famoso progetto di Zavanella: ma il presidente sarebbe disposto a investire tanti soldi su una struttura pur sempre di proprietà pubblica? Ovviamente no, dunque torna la tematica della cessione dello stadio alla SSC Napoli. Il patron, tuttavia, lo vorrebbe pagare non più di un euro.

“Avevevo firmato con la Iervolino una convenzione di dieci anni. Poi decisi di non pagare più il fitto perché avevo anticipato i soldi per i tornelli e loro non me li restituivano. Lo stadio è della città, quando ce lo vorranno vendere alla cifra simbolica di un euro ce ne prenderemo carico. Se dovessimo averlo le soprintendenze ci impedirebbero di fare un sacco di cose e ci farebbero venire voglia di lasciare l’Italia. A quel punto venderei il Napoli per comprare una squadra in Inghilterra. Il progetto di Zavanella ce l’ho ancora nel mio studio, vedremo come fare per spostare la pista di atletica. Il museo di Napoli lo faremo. Sabato prossimo non sarò allo stadio per scaramanzia: mi piace seguire Sky e DAZN per capire chi è più stupido e chi è più nemico dei napoletani”.


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