Napoli, il tempo è scaduto. Cambiare passo subito o sarà crisi nera


Una sconfitta traumatica quella di ieri sera del Napoli contro il Bologna. Gli azzurri, in vantaggio alla fine del primo tempo, si sono fatti rimontare e superare dai felsinei che hanno così sbancato il San Paolo. La grande prova di Liverpool, che sembrava il punto dal quale far ripartire una stagione complicatissima, rischia di essere così soltanto una parentesi.

È dal 2009 che non si registrava una partenza del genere. In dieci anni molto è cambiato, i nomi che indossano la maglia del Napoli sono ben altri e sulla panchina siede Carlo Ancelotti, una leggenda vivente del calcio. Eppure c’è qualcosa che non va, la squadra non gira, non ha gioco, non ha quell’identità che ci aveva abituato ad avere con Benitez prima, con Sarri poi.

È inutile, adesso, guardare indietro e farsi domande su presunti colpevoli. Non è il momento di addossare colpe e pronunciare sentenze. Alla squadra serve una grande scossa, ma ha bisogno soprattutto di unità: società, squadra ed allenatore devono essere affiatati altrimenti il rischio è quello di una stagione disastrosa, al di là del passaggio del turno in Champions League.

Intanto circolano voci di possibili dimissioni di Carlo Ancelotti, o di esonero con rinuncia di quest’ultimo alla metà del proprio stipendio. Il mister ammette le proprie responsabilità, ma afferma anche di non avere il giusto impegno da parte dei calciatori e minaccia di trovare delle soluzioni con o senza l’aiuto di costoro. Come andrà a finire?


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