Ricorso per Juve-Napoli, sentenza rinviata ai prossimi giorni


SENTENZA JUVE – NAPOLI. Quasi un mese dopo la partita mai giocata a Torino dal Napoli e vinta a tavolino dalla Juventus, la sentenza non è arrivata: bisognerà aspettare ancora qualche giorno per la decisione ufficiale. La richiesta iniziale era stata una sconfitta per tre a zero e un punto di penalizzazione per gli azzurri.

La società di De Laurentiis aveva fatto ricorso al tribunale federale d’appello, dove oggi sarebbe dovuta arrivare la sentenza. Questo il comunicato della Figc:

“Sono terminati i dibattimenti dei ricorsi presentati alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale da Napoli e Roma. Il ricorso del Napoli è in merito alla perdita della gara per 0-3 e la penalizzazione di un punto in classifica in ordine alla mancata disputa della sfida con la Juventus dello scorso 4 ottobre, mentre il reclamo della società giallorossa riguarda la sconfitta per 0-3 comminata dal Giudice Sportivo per il match con l’Hellas Verona disputato lo scorso 19 settembre. I due collegi giudicanti, presieduti rispettivamente da Piero Sandulli e Lorenzo Attolico, sono riuniti in Camera di Consiglio e gli esiti saranno resi noti al termine dei lavori”.

Niente da fare quindi per la squadra azzurra e tutti i tifosi che aspettavano con trepidazione una risposta definitiva, per la quale bisognerà attendere ancora qualche giorno.

LA VICENDA – Il 4 ottobre il Napoli non scende in campo e non parte per Torino. Inevitabile il 3 a zero a tavolino e il punto di penalizzazione. La società era stata però fermata dall’Asl dopo i casi di positività al covid in rosa di Elmas, Zielinski e un collaboratore di Giuntoli. Nelle motivazioni della sentenza del giudice sportivo, che però non entrava nel merito della questione, si sottolineava come non sussisteva una causa di forza maggiore che impediva di giocare il match.

“Non si può far valere una causa esterna oggettiva di impossibilità della possibilità della prestazione, qual è la forza maggiore, nel caso declinata come ordine dell’autorità, quando la prestazione sia stata da tempo unilateralmente rinunziataria e sia divenuta ormai nei fatti impossibile, atteso che la sopravvenuta vis esterna risulta irrilevante”. 

Il Napoli secondo il giudice sportivo aveva già deciso, prima del provvedimento dell’Asl, di non partire per Torino. Su questo punto si è basata la difesa dell’avvocato Mattia Grassani che ha visto anche la partecipazione in videoconferenza del presidente De Laurentiis. La società infatti, secondo il club azzurro, poteva organizzare in tutta fretta un charter e partire in serata o nella prima mattina del giorno dopo. Ma la partenza sarebbe andata contro una decisione di una Asl competente in materia e avrebbe costituito reato.


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