UEFA abolisce regola gol doppio in trasferta: quella volta in cui il Napoli fu eliminato


Ieri è arrivata l’ufficialità: l’UEFA ha rimosso “la regola dei gol in trasferta che vale doppio” nelle coppe europee già a partire dalle fasi di qualificazione alle competizioni della prossima stagione.
La regola serviva a determinare il vincitore di uno scontro a eliminazione diretta nel caso in cui le due squadre avessero concluso il doppio confronto in parità di gol segnati. A passare il turno era la squadra ad aver segnato più reti in trasferta. Da luglio cambia tutto.

Ceferin ha così commentato la decisione: “La regola dei gol in trasferta è stata una parte intrinseca delle competizioni UEFA da quando è stata introdotta nel 1965. Negli anni non c’è stata unanimità di opinioni, ma molti hanno espresso una preferenza per l’abolizione della norma. È giusto dire che il vantaggio in casa oggi non è più così significativo come una volta. Infatti gli stili di gioco e molti altri fattori hanno portato a un calo del vantaggio casalingo.”
Dobbiamo quindi prepararci a un calcio completamente diverso. Non prevarrà più, ad esempio, la paura delle squadre in casa di attaccare per non concedere un gol che potrebbe risultare cruciale ai fini della qualificazione. Niente più calcoli, si gioca per segnare.

Un calcio diverso senza la regola dei gol in trasferta, anche per il Napoli

Diverso sarebbe stato il calcio anche se questa regola non fosse mai stata introdotta. Quante scelte diverse avremmo visto, quanti cambi stravolti, quante coppe con un vincitore differente da quello impresso nella storia del calcio. Molte squadre avrebbero potuto scrivere un altro finale, e non fa eccezione il Napoli.

Nella stagione 2017/18, l’anno dei 91 punti in campionato di Sarri, il Napoli arriva terzo nel girone di Champions con Manchester City, Shakhtar Donetsk e Feyenoord. Retrocesso in Europa League, dovrà affrontare il Lispia ai sedicesimi di finale, squadra temibile ma sicuramente alla portata. L’occasione in campionato è troppo ghiotta quindi si pensa ad un turnover nella gara d’andata. Dopo essere passato in svantaggio, il Lispia non solo ribalta la partita, ma per una sciagurata palla persa all’ultimo minuto del Napoli, Werner sigla il definitivo 1-3.
Molti pensarono a un’uscita voluta dal Napoli per concentrarsi unicamente sull’obiettivo Scudetto. In realtà non fu così. Nella gara di ritorno il Napoli fa meno turnover e vince agevolmente la partita, spingendo fino all’ultimo, ma il risultato di 0-2 non basta. La differenza reti è uguale, quindi a decidere il passaggio del turno è la regola dei gol in trasferta (3 per il Lipsia, 2 per il Napoli). Con l’abolizione della norma il Napoli avrebbe almeno strappato la possibilità di giocarsi i supplementari, ma con i “se” non si va da nessuna parte.

La rosa corta, lo Scudetto alla portata e un brutto pallone perso alla fine della gara d’andata condannano il Napoli ad una prematura uscita dall’Europa League. Competizione che quel Napoli avrebbe potuto vincere, sperando possa provarci seriamente la prossima stagione. Gli azzurri non possono permettersi di snobbare una competizione europea.


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