Altro che Meret, in porta comanda Ospina: il Napoli ha la miglior difesa grazie a lui


La partita a Roma termina con il primo stop in campionato per il Napoli. Azzurri fermati sullo 0-0, un pareggio che per quanto visto in campo sarebbe giusto. Lasciano un po’ l’amaro in bocca il palo e la traversa di Osimhen, ma soprattutto alcune decisioni del permaloso arbitro Massa (che espelle Spalletti a fine partita per essersi complimentato) a sfavore del Napoli: su tutte spiccano il mancato secondo giallo per Abraham già nel primo tempo e il netto rigore non fischiato ad Anguissa (il Var, quando utilizzato male, crea più polemiche di quelle che tenta di spegnere).

Ma da Roma il Napoli torna a casa con la consapevolezza di potersela giocare anche in un ambiente terribile come quello dell’Olimpico, contro una squadra che non poteva permettersi di perdere dopo alcune brutte uscite. E torna a casa anche con l’ennesimo clean sheet. Per la quinta volta nelle ultime 6 di campionato, il Napoli mantiene la porta inviolata. E sono 6 nell’intero campionato. Non a caso, il Napoli è per distacco la miglior difesa. L’ultima rete subita è quella segnata dalla Fiorentina con Martinez Quarta, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Bisogna però essere onesti. In alcune partite, come Samp, Torino e Roma, il Napoli ha commesso qualche sbavatura difensiva e ha concesso qualche occasione, anche nitida. Meritava di prendere gol. Ma finalmente il Napoli non subisce più alla prima opportunità, un po’ per l’imprecisione degli avversari, un po’ per David Ospina.

David Ospina: un inizio di campionato da record

Spalletti sembra aver definitivamente scelto. Nelle prime due di campionato il titolare è stato Meret. Complice un infortunio, il sostituto Ospina si è fatto trovare pronto e si è preso la scena. Il suo straordinario rendimento lo ha fatto passare avanti nelle gerarchie.

Il tecnico toscano non può non aver notato alcuni evidente fattori. Ospina non solo sta dimostrando grande abilità nelle parate (due importanti a Genova contro la Samp, una fondamentale contro il Torino), ma non sbaglia anche in altre situazioni insidiose. Esce bene sulle palle alte, è affidabile nel gioco coi piedi e si trova a meraviglia con i difensori centrali.

E c’è anche una statistica molto interessante che evidenzia l’ottimo inizio di campionato del portiere colombiano. A fronte di 2.57 tiri in porta subiti a partita, Ospina ne para 2.29, che rappresentano l’88.9% (fonte fbref). È il dato più alto della Serie A. E se aggiungiamo le partite giocate in Nazionale, Ospina non subisce gol da ben 557′. Un dato che preso così vuol dire poco, perché come già detto il Napoli meritava di prendere gol, ma ci fa capire che la presenza del 33enne Ospina non è limitata a un semplice compito di ultimo terminale difensivo, ma di leader in campo, che guida e comanda la difesa.

Meret comunque non rappresenta un rincalzo. Nessuna squadra in Serie A può vantare una coppia di portieri di questo livello. La stagione è lunga, le partite sono tante e arriverà il momento per tutti. Il dualismo non deve essere visto come motivo di insicurezza, ma come voglia di fare sempre meglio. Farsi trovare pronti è l’unica certezza dei portieri per essere presi in considerazione.


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