È morta Aurora Sandoval Corcione, la donna che decise il destino del Napoli: la storia

Aurora Sandoval Corcione


È morta Aurora Sandoval Corcione, la donna che di fatto consegnò il Napoli nelle mani di Corrado Ferlaino, il presidente che portò Maradona all’ombra del Vesuvio e con lui gli unici tre titoli di grande prestigio vinti dagli azzurri: due scudetti e una Coppa Uefa.

Aurora Sandoval Corcione, venezuelana, è deceduta ieri, 1 settembre, a 90 anni. L’annuncio è stato dato su Facebook da sua Raffaella che ha scritto: “Questa mattina all’alba si è spenta nostra madre. Amore della mia vita, ti voglio ricordare così come in questa foto di 10 anni fa quando avevi 80 anni! Eravamo a Disneyland di LosAngeles, sempre simpatica, ironica, vanitosa, intelligente, buona, generosa, paziente, coraggiosa, determinata, forte, positiva e colma di un amore incondizionato per tutti e per la vita stessa! Sei stata una grande mamma, una straordinaria nonna, una ineguagliabile figlia e sorella, una tenera zia, una grande amica ! Onesta, leale e diretta, che grande onore essere tua figlia! Riposa finalmente in pace tra le braccia di papà e insieme nel cuore di Dio! Per sempre tua”.

Aurora Sandoval Corcione: la cessione del Napoli a Corrado Ferlaino

Quando ne aveva 36 rimase vedova di Antonio Corcione, imprenditore originario di Padula che era riuscito ad arricchirsi a Caracas ed aveva acquistato quote societarie della SSC Napoli, il cui presidente allora era Achille Lauro. I suoi figli, Raffaella e Giovanni, raccontano che Ferlaino offrì 120 milioni di lire mentre gli altri “pretendenti” circa 65.

Il Napoli, in condizioni economiche disastrate, passò così nel 1969 nelle mani di Corrado Ferlaino con il benestare di Achille Lauro, non senza prima qualche screzio con Aurora Sandoval: il Comandante riteneva infatti che l’offerta da 120 milioni fosse troppo elevata e l’affare si concluse alla cifra di 70 milioni. In cambio Ferlaino divenne presidente e, negli anni successivi, Giovanni Corcione ebbe un ruolo nella SSC Napoli ricoprendo l’incarico di dirigente accompagnatore delle squadre giovanili. Dopo l’addio di Ferlaino è stato anche dirigente.


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