VIDEO/ Giornalista napoletano aggredito a Milano. Mani addosso e insulti: “Terrone di me***”

Il giornalista napoletano Marco Lombardi, di CalcioNapoli24, aggredito all'esterno dello stadio San Siro di Milano


“Terrone di me***”: questo è stato l’insulto rivolto ad un giornalista napoletano all’esterno dello stadio San Siro di Milano. Marco Lombardi, inviato del quotidiano CalcioNapoli24, è stato aggredito verbalmente da un uomo (che gli ha anche messo le mani addosso), presumibilmente un tifoso rossonero, dall’evidente accento laziale. Il quotidiano ha annunciato che il tutto sarà denunciato nelle sedi competenti.

Giornalista napoletano aggredito all’esterno del San Siro di Milano

Lombardi si trovava all’esterno dello stadio e stava intervistando, in diretta, sostenitori sia del Napoli che del Milan. Tutto si stava svolgendo in maniera tranquilla, almeno finché non ha preso la parola un soggetto che ad una domanda del giornalista ha risposto: “Tu sei venuto da Napoli a farmi ‘sta ca*** di domanda”. È apparsa del tutto evidente la volontà dell’uomo di provocare, così Lombardi si è giustamente allontanato per intervistare un altro ragazzo. L’uomo però non si è arreso e ha continuato a disturbare, mettendo anche quasi le mani addosso al giornalista che ad un certo punto ha ridato la linea allo studio. Proprio in quel momento è stato insultato con un “terrone di me***”. Dopo l’aggressione verbale Marco Lombardi ha cambiato posizione avvicinandosi alla polizia, per essere più tranquillo.

Il racconto di Marco Lombardi

Per chiarire ulteriormente l’accaduto abbiamo parlato con Lombardi, che ci ha spiegato: “Mentre stavo facendo il nostro servizio nel post partita, con le interviste a caldo all’esterno dello stadio, dopo una mezz’oretta che eravamo in onda e quindi sul finire del collegamento, si avvicina questo tizio di sua spontanea volontà per farsi intervistare. Io chiedo semplicemente ‘Sei un tifoso del Napoli?’, e lui inizia la sua filippica contro di me e il cameraman, Emanuele Bernardo. Ci ha aggrediti e attaccati in quel modo becero con gli insulti che tutti avete sentito. Va detto anche come il resto della tifoseria milanista sia stata tutta super sportiva, anzi, c’è stato anche chi ha preso in maniera goliardica la sconfitta. L’unico ad aver dato problemi è stato questo tizio che ha iniziato ad aggredirci in questo modo. Tra l’altro una volta che gli abbiamo detto che eravamo in diretta e le immagini stavano andando già in onda, lui invece di calmarsi si è ulteriormente infervorato e ha cominciato a inveire con più aggressività, avvicinandosi alla mia faccia e toccandomi con fare minaccioso mentre cercavo di divincolarmi e avvicinarmi alle forze dell’ordine”.

Razzismo anti napoletano ampiamente tollerato in Italia

Un fatto estremamente grave e disgustoso, accaduto ad una persona che stava svolgendo il proprio lavoro ed a causa della sua provenienza geografica. Il razzismo anti napoletano, purtroppo, è di fatto tollerato in Italia: pressoché in ogni stadio italiano da Roma in su vengono cantati cori ed esposti striscioni di matrice razzista, contro i quali le autorità hanno scelto di non intervenire o di farlo in maniera blanda. In Italia è permesso auspicare un disastro naturale, l’eruzione del Vesuvio, per la morte e distruzione delle persone che vivono nelle vicinanze del vulcano. Ad alcuni italiani è consentito augurare la morte ad altri italiani, senza neppure ricevere la ramanzina. Nel caso in questione, una persona perbene che stava lavorando con professionalità ed educazione ha rischiato anche di essere picchiato. Siamo all’assurdità più totale.


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