Scontri tra tifosi, Manfredi sbotta: “A Napoli delinquenti poi gli altri tutti santi. Basta infangarci”

Gaetano Manfredi


Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, è intervenuto, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in Prefettura, sulla vicenda dei violenti scontri tra tifosi che hanno devastato la città di Napoli prima della partita degli azzurri contro l’Eintracht. Presente anche il patron del club, Aurelio De Laurentiis, e il prefetto Claudio Palomba.

Manfredi sugli scontri tra tifosi a Napoli: “Qui siamo vittime”

“Non possiamo dire che ieri è andato tutto bene, abbiamo sfasciato una città. Per alcune ore la città è stata ostaggio di teppisti, tedeschi e anche napoletani, dobbiamo essere onesti. Temevamo quello che sarebbe successo ma non vendere i biglietti non è bastato. Non basta perché c’è un gruppo di persone che si muove indipendentemente dallo stadio e gira per l’Europa per fare violenza. La gestione dell’ordine pubblico di questi eventi deve essere fatta in maniera diversa” – ha detto il primo cittadino.

“Alla fine si innescano dei meccanismi, vengono penalizzati i tifosi onesti. Questi vanno separati dai teppisti. Il calcio deve essere uno sport, una gioia per le famiglie che vanno allo stadio. Non è che per alcune persone possiamo avere uomini delle forze dell’ordine in ospedale, l‘autista dell’ANM che rischia la vita. Questo è inaccettabile. Ci vuole un’azione mirata per evitare che questi teppisti girino per l’Europa sfasciando le città, danneggiando i tifosi e le società”.

Ha poi condannato le parole del presidente Uefa, Aleksander Ceferin, che ha considerato inaccettabile il divieto imposto ai tifosi: “Le sue dichiarazioni sono inaccettabili. Partono da un pregiudizio, come se a Napoli ci fossero i delinquenti e tutti quelli che arrivano qua sono santi. I delinquenti ci sono dappertutto. I violenti di qualsiasi Nazione, di qualsiasi squadra, vanno tolti da mezzo”.

“Ieri abbiamo vissuto a Napoli un evento che fa emergere un problema che deve essere risolto a un livello più alto. C’è stata una strategia militare. E’ un problema che va risolto a livello di Stato. A Napoli siamo state vittime di questa cosa e lo vogliamo evidenziare altrimenti parte di nuovo il racconto che a Napoli ci sono i violenti, si fanno gli incidenti, le solite storie che sentiamo da 30 anni. Ieri c’è stato uno stadio che veramente ha fatto onore al calcio e all’Italia, non possiamo essere infangati dai teppisti che vanno girando per l’Europa facendo danni ovunque”.

Infine sulle iniziative intraprese per l’eventuale festa scudetto: “Voglio fare un appello a tutti i cittadini napoletani. Evitate di dipingere di azzurro la città. Questo grande entusiasmo noi lo sosterremo con una grande festa ma non posso vedere che i monumenti e le piazze della città vengano dipinte di azzurro perché questo è un atto di vandalismo non di tifo. Un po’ di calma e buonsenso”.


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