Napoli, in Champions uomini forti per un sogno: ora mettiamo sotto il Milan

Lecce-Napoli, l'esultanza dei calciatori azzurri


Finalmente il Calcio Napoli si è liberato. Le due partite scomode con Milan e Lecce, che Spalletti ha fatto di tutto per preparare affinché non venissero considerate dalla squadra di ‘riempimento’ come da lui stesso dichiarato, hanno portato due risultati terapeutici. Innanzitutto, la sconfitta del ‘Maradona’ contro i rossoneri ha aperto gli occhi a Di Lorenzo e compagni. Ha riposizionato l’asticella dell’attenzione al posto giusto. È stato un colpo basso all’orgoglio che non porterà conseguenze dal punto di vista di classifica, ma che di sicuro il Napoli porterà con sé mercoledì sera in Champions League.

Spalletti: “Osimhen scenderebbe in campo con l’automobile pur di esserci”

Lo farà nell’attenzione, nella copertura degli spazi, nell’umiltà che a volte si rischia di perdere quando domini un campionato come stanno facendo gli azzurri. La sensazione di non sentirsi più favoriti, di non credere più di avere la strada spianata verso la semifinale, gioverà al gruppo di Spalletti. Che verosimilmente recupererà Victor Osimhen, già scalpitante. “Fosse per lui, scenderebbe in campo anche con l’automobile pur di esserci”, così il mister nel post Lecce.

La vittoria in terra salentina ha invece ridato al Napoli quella sicurezza e quella serenità che sembravano essere andate smarrite all’improvviso. Del resto uno 0-4 in casa è pur sempre uno 0-4, anche se sei la capolista incontrastata, soprattutto se arriva contro la squadra che proverà tra qualche giorno ad intralciare la strada verso un sogno che più si avvicina, più diventa grande.

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Il Napoli vince a Lecce dopo una partita molto sofferta, ora testa alla Champions

Gli ‘uomini forti’ di Spalletti sono tornati, anzi non sono mai andati via

Gli ‘uomini forti’ di Spalletti adesso dovranno ricaricare le batterie dell’anima, qualcuno anche quelle del corpo. Lo staff medico dovrà valutare in queste ore non solo le condizioni di Osimhen, ma anche quelle del generoso Cholito: Simeone ha infatti accusato un problema al ginocchio contro il Lecce, ed è uscito dolorante anzitempo.

Intanto Milan e Inter pareggiano, e tornano a fare i conti con le proprie nubi e con quei cali di rendimento che non le hanno mai rese in questa stagione avversarie all’altezza del Napoli. Gli azzurri guadagnano nuovamente due punti su Milano, e tornano anche a distanza a farsi sentire nei fianchi, nelle ombre, negli incubi.

Lecce-Napoli, l’esultanza dei calciatori azzurri

Milan-Napoli, luci a San Siro

Il Napoli c’è, non se n’è mai andato. È teso, nervoso al punto giusto. E lo dimostra anche quando l’arbitro fischia la fine, impedendo a Politano di andare a fare il terzo, pleonastico gol a porta vuota. Tutti a protestare, tutti a chiedere spiegazioni. “Era il 3 a 1” mima con veemenza Gaetano a Manganiello. Con la stessa voglia che hanno i bambini quando al tramonto non vogliono tornare a casa, ma rimanere lì, su quell’asfalto, a fare dolorose scivolate per fermare l’avversario di turno ed evitare che infili una palla di tela tra due auto in sosta.

Così sarà mercoledì sera. Bambini che correranno fino a quando le luci di San Siro non si spegneranno, fino a sbucciarsi le ginocchia, pur di fare un gol in più. Ci sarà tutto il destino, in quel gol in più. Milan-Napoli è già cominciata.


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