Da Torino a Torino un mese dopo: Kvara, Osimhen, Ndombele e il maledetto destino beffardo


Da Torino a Torino. Un mese dopo il successo roboante (0-4) contro i granata del 19 marzo scorso, il Calcio Napoli torna in Piemonte per affrontare l’altra squadra della città. Dopo quello scintillante risultato, gran parte degli azzurri partirono per rispondere alle convocazioni delle rispettive nazionali. Al rientro, in cinque sfide gli uomini di Spalletti hanno vinto solo una volta, a Lecce, pareggiando in casa con l’Hellas Verona per 0-0 ma soprattutto venendo eliminati a sorpresa dalla Champions League per mano del Milan.

Nelle tre partite contro i rossoneri (due allo Stadio Maradona), il Napoli ha subito 6 gol segnandone solo uno, per altro inutile ai fini della qualificazione. Eppure, al fischio finale di quel Torino-Napoli 0-4 nulla lasciava pensare ad una debacle del genere.

Torino un mese dopo, il Napoli, la Juventus e il sogno infranto

Gli azzurri accolsero la sosta con la convinzione di essere invincibili: nessuna squadra sembrava in grado di mettersi tra i partenopei ed i grandi traguardi che Di Lorenzo e compagni vedevano nitidi all’orizzonte, compreso quello europeo che sembrava francamente alla portata.

Come una maledizione, proprio i tre uomini andati a segno in quell’ultima partita prima della sosta, hanno segnato in maniera evidente le sorti delle partite con i rossoneri: Kvaratskhelia, Osimhen e Ndombele. Sembra incredibile, eppure è così.

Kvaratskhelia e quei gol che non ha mai fallito

Il georgiano porterà dentro sé tanta amarezza dopo le due partite con il Milan: nei suoi occhi e in quelli di tutti i tifosi azzurri rimarranno il clamoroso gol fallito al 1′ della sfida di andata, l’occasione sbagliata ad inizio ripresa al ‘Maradona‘, ma soprattutto il calcio di rigore paratogli da Maignan all’81’ del ritorno che avrebbe consegnato al destino di quella partita un finale rovente e probabilmente diverso.

Maledizione Osimhen: prima la maschera persa, poi l’infortunio

Discorso un pò diverso per Victor Osimhen: ritentrato dal viaggio in Nigeria dopo aver smarrito la sua maschera protettiva portafortuna, l’attaccante ha riscontrato un problema fisico che gli ha impedito di giocare la sfida di San Siro, indebolendo fortemente il Napoli e togliendo certezze offensive alla squadra. Al ritorno, appena rientrato dall’infortunio, nonostante il gol trovato all’ultimo minuto, il capocannoniere del campionato di Serie A non è riuscito ad incidere, venendo ingabbiato dalla morsa difensiva dei rossoneri.

Ndombele e quel liscio costato Champions e riconferma

Ma è Tanguy Ndombele ad aver cambiato completamente il destino azzurro, con quel mancato controllo nella trequarti rossonera che ha dato il via alla ripartenza fulminante di Rafa Leao per il gol dello 0-1 siglato da Giroud. Un errore che di fatto ha tagliato le gambe alle velleità di rimonta dei partenopei, fino a quel momento padroni del campo e addirittura fortunati sul rigore parato pochi minuti prima da Meret. Un vero e proprio liscio, seguito dall’inspiegabile scelta di non fare immediatamente fallo per evitare il contropiede, che con tutte le probabilità costerà all’ex Tottenham anche la conferma per la prossima stagione.

Tre giocatori, tre destini, un unico sogno infranto. Il Napoli torna a Torino un mese dopo per vendicare anche loro.


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