Zuniga, il dott. Ochoa svela le date del suo rientro


In campo non si vede dall’ottobre 2013. Fu il mese del suo prolungamento di contratto, tanto desiderato dai tifosi. Da quel giorno il Napoli ha pagato al colombiano la bellezza di oltre 3 milioni di € a stagione. Una bella cifra per godersi il sole e le bellezze della città partenopea, senza lo stress delle rincorse al momento non compiute su Roma e Juve. Ma anche per consolarsi dalle assenze forzate nei trionfi di Coppa Italia e Supercoppa Italiana.

E’ per tornare a vivere tutte queste emozioni, nella buona e nella cattiva sorte, che Juan Camillo Zuniga da Chigorodò sta lavorando sodo da 10 settimane, in modo da recuperare al meglio dopo l’intervento di pulizia al ginocchio destro“. Le parole sono del medico della Nazionale colombiana, Ochoa, che lo sta seguendo costantemente per il bene dei Cafeteros ma anche degli azzurri.

Già, perché il terzino classe ’85 a breve potrebbe tornare a calcare il campo di gioco del San Paolo: “Probabilmente fra due settimane, se Benitez lo riterrà opportuno, potrà rientrare in gruppo e lavorare con i compagni” – prosegue Ochoa in un’intervista a El Tiempo.

Il medico si sofferma, poi, anche nei motivi che hanno portato il terzino napoletano ad un così lungo periodo di stop: “Ho accompagnato personalmente Zuniga dal prof. Castellacci per sottoporlo alla terapia con le cellule staminali. E’ una prassi di routine che viene fatta a pazienti con gravi problemi articolari. Abbiamo, inoltre, deciso di osservare questo lungo stop per non più problemi in futuro. Problemi che in realtà “don Camillo” aveva già avuto in passato: “Già dieci anni fa, quando lo visitammo per la nazionale, ci accorgemmo che Zuniga aveva problemi ad entrambe le ginocchia. Anche in quel caso fu operato e dovette ritornare in campo dopo quasi sei mesi“.

Adesso di mesi ne sono passati addirittura 16, motivo per cui per rivedere le sgroppate colombiane di un tempo probabilmente bisognerà attendere direttamente il prossimo campionato. Sempre che De Laurentis non decida di privarsene. All’estero, in fondo, non hanno perso del tutto le speranze di rivedere il terzino di 2 anni fa.

 

 


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