Calcio

Caso Sky, stagisti esultano al gol dell’Inter. Il direttore Ferri: “Chi non è imparziale non può lavorare qui”

L’ultima giornata di Serie A ha lasciato dietro di sé non solo emozioni sul campo, ma anche una polemica interna in casa Sky Sport. Durante i minuti finali di Inter–Verona, gara decisa al 93’ dall’autorete di Frese, le telecamere hanno infatti inquadrato — seppur involontariamente — due stagisti della redazione che, alle spalle del giornalista in studio, si sono lasciati andare a un’evidente esultanza per il gol dell’Inter.

L’attacco del direttore Ferri dopo l’episodio

Il video, diffuso rapidamente sui social, ha suscitato imbarazzo all’interno della redazione e un acceso dibattito sul tema della neutralità nel giornalismo sportivo. La clip, diventata virale in poche ore, ha spinto la direzione di Sky a intervenire con una comunicazione ufficiale per ribadire i valori che l’emittente intende difendere.

Il direttore di Sky Sport, Ferri, ha ricordato a tutti i collaboratori che “chi lavora a Sky deve essere consapevole della responsabilità del ruolo e del marchio che rappresenta”. Un principio che, ha spiegato, non riguarda soltanto i gesti compiuti in diretta, ma il comportamento generale dei giornalisti e degli operatori, sia allo stadio, sui social che nei rapporti con giocatori e allenatori.

Non siamo fan. Chiedere foto o maglie ai calciatori non fa parte del nostro lavoro. L’imparzialità non è un optional: è ciò che ci distingue e ci legittima, ha sottolineato Ferri, ribadendo come ogni manifestazione di tifo o ostilità verso una squadra sia incompatibile con ruoli di responsabilità editoriale o di presenza in video.
Chi non è imparziale non può rappresentare Sky Sport, ha aggiunto con fermezza.

Il caso, destinato a far discutere anche oltre i confini dell’azienda, potrebbe rappresentare un precedente importante. Ferri ha infatti annunciato che, d’ora in avanti, verranno adottati criteri più severi nelle valutazioni interne, con l’obiettivo di tutelare l’immagine di neutralità e credibilità che Sky considera parte fondante della propria identità giornalistica.

Classe 01, nato e cresciuto con la voglia di scrivere e raccontare lo sport. Dal 2020 in giro tra sale e tribune stampa con un carico di passione e di "garra charrua".