Turris, Baratto: “Nessun dubbio, tante certezze. La difesa? Non mi preoccupa…”


Dopo il successo di domenica scorsa in Coppa Italia contro il Pomigliano, la Turris c’entra un’altra vittoria, questa volta contro l’Aversa Normanna. Un match all’apparenza semplice e che, invece, ha creato più di qualche grattacapo ai corallini. Problemi soprattutto in difesa, dove la Turris è apparsa ancora in fase di rodaggio. Al termine dell’incontro ha parlato il mister corallino Giovanni Baratto: “Non era facile vincere contro un avversario che aveva in organico diversi elementi che giocavano insieme da molti anni. Bisogna crescere e migliorare, siamo una squadra nuova – spiega – la conoscenza non può arrivare dopo 30 giorni di lavoro. Oggi siamo andati in difficoltà sulla zona centrale, a causa del pressing avversario“.

Prosegue: “Bisognava giocare più velocemente, ma questa squadra conosce i meccanismi. Chi riceve palla sa a chi la deve dare e chi la riceve sa che deve muoversi continuamente. Danucci? Non è stato in partita fin dall’inizio. Dopo il pari dell’Aversa ci poteva essere un blackout totale, invece la squadra non si è disunita e per questo le faccio i complimenti. Non abbiamo mai mollato, siamo andati sotto ma abbiamo ottenuto il risultato. Le nostre occasioni sono state molto di più rispetto alle loro“.

L’Aversa Normanna è scesa in campo con tantissimi giovani, il più vecchio (se così possiamo chiamarlo) aveva soltanto 22 anni. Una sfida da vincere in scioltezza, in apparenza, ma così non è stato. Baratto la spiega in questo modo: “Aversa piena di giovani? E’ una loro politica, ma si tratta di giocatori di qualità. Inoltre, io non considero giovane un calciatore del ’94 o del ’95, dal momento che in molti, a quella età, giocano anche in Serie B o Lega Pro“.

Infine, una battuta sull’inizio del campionato per domenica prossima: “Preoccupato in vista dell’inizio del campionato? Non ho alcun dubbio. Ho invece tante certezze. Per batterci, gli avversari dovranno sudare le proverbiali 7 camicie. I gol subiti? Non mi preoccupano. Le palle inattive sono imprevedibili, in fase offensiva abbiamo fatto vedere buone cose“.


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