Turris, Potenza: “La vittoria è stata una liberazione, c’è da lavorare. Sul mercato…”


Buona la prima per Enzo Potenza sulla panchina della Turris. L’allenatore, subentrato a Carannante, è riuscito a vincere all’esordio, ottenendo anche la prima vittoria stagionale tra le mura amiche del Liguori. Una boccata d’ossigeno per la Turris, che batte una diretta concorrente per la salvezza e guarda alla classifica con più serenità.

A fine gara il tecnico è parso soddisfatto per i tre punti, che possono sbloccare mentalmente una squadra che nelle ultime partite è apparsa in affanno. Con Potenza, è cambiato anche il “vestito” scelto per la Turris: dal 4-3-3 al 4-3-1-2. Una novità tattica che, dopo un inizio gara non semplice, è stata ben interpretata dai giocatori in campo.

Abbiamo apportato qualche novità a livello tattico, pur mantenendo lo spirito visto nelle precedenti partite – esordisce Potenza -. Sono stato molto fortunato perché prima di arrivare alla Turris – spiega – ho avuto la possibilità di osservarla già in altre tre partite. Abbiamo interpretato bene il nuovo sistema di gioco, sia in fase di possesso sia in fase di non possesso. In alcuni frangenti abbiamo fatto benissimo, in altri, invece, ci siamo arenati, risultando troppo leziosi. Si sono persi un paio di tempi di gioco quando cercavamo di andare in avanti, e questo è un aspetto da migliorare“.

Sulla prima vittoria in casa della stagione: “I ragazzi adesso devono godersi questa vittoria che mancava da molto tempo in casa. E’ quasi una vergogna non riuscire a vincere in uno stadio del genere, con un pubblico così caloroso. Questa vittoria è stata una liberazione per la squadra“.

Sui singoli: “Abbiamo cercato di avvicinare Improta a Liccardi. A livello tattico abbiamo avuto problemi con Alieu, che non riusciva a capire ciò che avevamo preparato in settimana, forse perché non riesce ancora a parlare un italiano fluido“.

Sulla possibilità di nuovi innesti: “Mercato? Sono soddisfatto del materiale umano che ho a disposizione, stiamo cercando giocatori che possano consentirci di cambiare. Lo stesso Liccardi, che è molto forte fisicamente, è una punta che cerca molto la profondità e che svaria molto. Borriello? Lo aspettiamo, anche se prima di rivederlo in campo ci vorrà qualche mese“.


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