Rc Auto, approvato il testo: imposte tariffe basse per Napoli


Che il Sud e Napoli abbiano i premi assicurativi tra i più alti d’Italia non è una novità. Ma da oggi le cose cambieranno. La provincia partenopea è quella con il prezzo più elevato (727 euro), mentre a Prato e Caserta la media dei prezzi è di 642 e 627 euro. Come riferisce il Corriere del Mezzogiorno, l’analisi delle cifre evidenzia che Napoli e provincia pagano in media 173 euro in più rispetto alla decima provincia più costosa (Brindisi). E la differenza tra la provincia in cui i prezzi sono più alti (Napoli) e quella in cui sono più bassi (Aosta) è in media di 425 euro.

Con l’approvazione a Montecitorio del nostro emendamento – dichiara Leonardo Impegno, deputato del Pd – sulle tariffe Rc auto al Ddl Concorrenza abbiamo raggiunto il traguardo: il testo stabilisce che gli automobilisti perbene, onesti e virtuosi verranno premiati, ovunque essi risiedano, al Nord come nel Sud del Paese“.  “Tecnicamente – spiega il parlamentare napoletano – agli automobilisti residenti nelle regioni dove il costo medio del premio, calcolato sulla base dell’anno precedente, è superiore alla media nazionale, come ad esempio in Campania, e che non abbiano fatto incidenti per cinque anni consecutivi, verrà applicata una percentuale di sconto tale da commisurare la loro tariffa a quella media che verrebbe applicata a un qualsiasi assicurato, dalle medesime caratteristiche soggettive e collocato nella stessa classe di merito, residente in una regione con un costo medio inferiore alla media nazionale, riferito allo stesso periodo».

Sul tema della Rc auto, la norma così come approvata – afferma invece Paolo Russo, deputato di Forza Italia – è fortemente penalizzante: non solo i cittadini della Campania devono essere virtuosi da cinque anni, ma addirittura devono aver istallato già precedentemente la scatola nera. Insomma se tutto va bene questa norma andrà in vigore, per pochi, tra un lustro. Noi ci abbiamo provato a modificare queste irragionevolezze che hanno disegnato un cittadino campano non solo discriminato ma addirittura segnato dal parlamento nazionale“.

Dopo due anni di discussioni in parlamento e oltre 40mila firme raccolte finalmente iniziano a cambiare le cose. Prezzi più bassi anche per Napoli e la Campania, abbattendo quel muro di pregiudizi nei confronti dei napoletani e degli altri meridionali.


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