Alle ore sei del mattino di sabato, la giovane, figlia di un apprezzato perito agrario, è stata rinvenuta esanime nel suo letto da un’infermiera di turno e dal pediatra, Rinaldo Trodella, amico di famiglia. Il medico dopo essersi accorto della morte della sua conoscente ha accusato un malore. Sono stati allertati subito i soccorsi e avviate tutte le procedure del caso, ma purtroppo per Monica Nardone non c’è stato nulla da fare. Il responsabile del reparto, Giovanni Russo, ha chiamato gli anestesisti nel tentativo estremo di rianimare la giovane gestante, ma la speranza si è presto vanificata.
Come riporta Il Mattino, il dottor Russo ha subito chiesto che fosse disposta l’autopsia. L’attuale commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Pino Rosato, impegnato per un convegno fuori provincia è stato subito informato dell’accaduto e si è reso disponibile a collaborare con l’autorità giudiziaria che ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’accaduto. Rabbia e dolore da parte dei parenti della giovane. La cartella clinica della giovane donna è stata sequestrata per fare ulteriore chiarezza su quanto è accaduto, adesso si attende l’esito dell’autopsia per chiarire le cause che hanno portato via questa giovane madre alla sua famiglia. La notizia della morte di Monica si è diffusa subito nel paese della giovane l’intera comunità di Venticano è sconvolta. Le famiglie Ciarcia e Nardone sono molto note e assai stimate.