Testa piccola e meno intelligenti: ecco i danni che lo smog può provocare ai bimbi


“I neonati esposti durante la gravidanza a livelli elevati di inquinamento possono presentare uno sviluppo intellettuale rallentato e un minore quoziente intellettivo”. A dichiararlo è stato Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, durante  il congresso internazionale «RespiraMI – Air pollution and our health».

I danni dello smog, quindi, non si limitano alla gravidanza, ma anzi costituiscono un rischio maggiore per i bambini: “Gli agenti inquinanti depositati nel tratto respiratorio possono raggiungere il sistema nervoso centrale, causando danni neurologici con meccanismi infiammatori e stress ossidativo, soprattutto nei bambini, nei quali il cervello non è ancora completamente sviluppato ed è quindi più indifeso”.

Inoltre, in una ricerca effettuata in Svezia, si è scoperto che nei bambini che vivono nelle città più inquinate è stato registrato un maggiore utilizzo di farmaci per disturbi mentali, come sedativi, sonniferi e anti psicotici.

L’eccessiva esposizione a smog può anche provocare cambiamenti fisiologici nei neonati, come una diminuzione di peso e un minore volume del cranio.

L’Europa e l’Italia non rispettano i valori indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’inquinamento e, anzi, il limite annuale è due volte superiore a quello consigliato.


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