Maglione sostiene che l’azienda della mobilità napoletana ha sostenuto spese come le utenze elettriche, pulizia, guardiania, costo del personale e altri piccoli interventi in stazioni e treni che non erano più in esercizio. Costi che non spetterebbero all’Anm perchè non sono inseriti in un contratto. Non solo l’ex amministratore abbandona i lavori ma chiede dei risarcimenti al Comune.
Al momento, quindi, il cantiere è fermo. Sarà Nicola Pasquale, nuovo amministratore che dovrà sbrogliare la matassa. Il 30 marzo verrà riconsegnata ufficialmente al Comune. Eppure qualche mese fa si era parlato di nuovi fondi che sarebbero stati destinati anche alla Linea 6 della Metropolitana di Napoli.