Al di là dell’ironia, Konate continua a pensare alla sera dell’aggressione, ed ha ancora paura: “Si parla di immigrazione come se fosse l’unico problema, sono troppo spaventato”.
Konate, insieme ad altri quattro migranti, ha avviato una start-up di catering multietnico: “Mettiamo culture insieme, organizziamo eventi, corsi, pranzi e matrimoni. Cuciniamo anche a domicilio. In ogni piatto troviamo l’equilibrio tra le esigenze dei clienti e la ricetta originaria”.