Bell’idea se non fosse altro per il fatto che alle parole non sono seguiti i fatti. Gli italiani, rispetto agli altri paesi europei, pagano cifre esorbitanti per la benzina. Su questo punto dolente Salvini aveva costruito una forte rampa di lancio verso la vittoria delle elezioni. Il ministro dell’Interno aveva stragiurato che il provvedimento sarebbe rientrato nel primo Consiglio dei Ministri, per poi far slittare tutto entro l’estate e poi a fine anno.
Qualcuno potrà dire che la fine dell’anno ancora non è arrivata, ma la realtà dei fatti è che non c’è più traccia del provvedimento, che sarebbe dovuto rientrare, come annunciato dagli uomini del ministero dell’Economia, nella nuova legge di bilancio, che contempla solo una sorta di sterilizzazione. Quindi saranno scongiurati aumenti, ma di tagli non se ne parla.
Volendo considerare anche che la legge va ridiscussa, perché la bozza è stata bocciata dall’Europa, il taglio delle accise sulla benzina sarebbe potuto entrare anche nella modifica del DEF (Documento di Economia e Finanza), dove compaiono alcuni riferimenti in materia di pressione fiscale. Invece niente, tutto è stato messo a tacere e gli italiani vengono solo distratti da continui “comizi” via social e pseudo-guerre dichiarate a immigrati e giornali.