I fatti risalgono al novembre 2016 quando la vittima, di Piano di Sorrento, dopo aver cenato e fatto uso di stupefacenti, ha accusato prima un malore e poi si è risvegliata nuda e stesa sul bancone del locale. A rivelarle il fatto un amico, qualche settimana dopo: “Chiara ti ha venduto a Mario per 100 euro. Tu non volevi fare sesso con lui, così ti hanno sciolto il Ghb nel vino e sei stata violentata. In giro ci sono le foto, le ho viste“.
Le indagini, dopo decine di intercettazioni e il sequestro dei cellulari degli accusati, ha fatto emergere l’evidenza della prova, arrivata dopo l’analisi di una ciocca di capelli della vittima: le è stata prima somministrata la c.d. “droga dello stupro” e poi violentata. Tanto è bastato al Gip per accettare le richieste del pm Emilio Prisco, con richiesta di processo immediato. Gli accusati potrebbero puntare al rito abbreviato, ma non è escluso che perseguano il rito ordinario per cercare di ribaltare le prove a loro carico. Prossima udienza fissata per il prossimo 26 aprile.