Video. Carburante in nero: prete complice nascondeva le mazzette sotto l’abito

Ieri è andato in onda un servizio di Report, nel quale è stata denunciata una delle realtà illegali e truffaldine ancora troppo diffuse: il mercato nero di carburante. Coloro che commettono questo reato sono definiti nel gergo tecnico, vampiri della notte. Appunto perchè agiscono nelle ore notturne, con la speranza di non essere scoperti, per rubare, o come fa il vampiro, succhiare, benzina dagli oleodotti.

La pericolosità di queste azioni è molto elevata, anche perchè spesso può succedere che il trafugamento di benzina può avvenire in maniera errata o maldestra causando anche degli sversamenti e incendi spesso devastanti.

Ma gli imprenditori onesti ci sono e cercano di denunciare la concorrenza sleale anche correndo il rischio di essere continuamente minacciati e danneggiati. Come Roberta Savastano, che gestisce diverse stazioni di servizi nel Napoletano, e che sta combattendo per debellare questo fenomeno.

Ma la situazione più grave sembra essere nel Casertano dove la Guardia di Finanza ha scoperto un giro di affari e un mondo illegale e ricchissimo fondato sull’acquisizione di benzina del tutto a nero. Le due aziende casertane che vengono citate nel servizio sono Ewapoint e Gaffoil, indagate per la compravendita di milioni di litri di carburante in nero. In particolare proprio uno dei proprietari di Gaffoil aveva sia rapporti assidui con la camorra, il clan Moccia, uno dei più potenti nel Napoletano, ma aveva accordi con un prete di Santa Maria Capua Vetere, Don Salvatore, così come riportato da Report.

Infatti il prete aveva avuto un ruolo importante nell’organizzazione perchè non solo aiutava Ferdinando Caputo uno dei proprietari del distributore di benzina, a portare i soldi illegali a San Marino, ma addirittura nascondeva le mazzetta di questi “soldi sporchi” sotto il suo abito talare.

Per vedere il sevizio di Report clicca qui.


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