“La donna che denuncia violenze si trova spesso di fronte ad un ostacolo che rappresenta uno dei primi elementi che spingono al “silenzio”: la dipendenza economica. Questi percorsi formativi – ha dichiarato l’assessore Rosida Baia – sono appunto indirizzati al superamento di questo ostacolo attraverso stage formativi retribuiti e inserimento nel circuito lavorativo della donna la cui tutela, con questo come con altri progetti messi in campo dall’amministrazione comunale, è da sempre al centro delle azioni delle nostre Politiche Sociali. Ci aspettiamo, quindi, un’ampia partecipazione delle aziende del territorio che, oltre a poter inserire nel proprio organico forza lavoro a costo zero, potranno fornire un prezioso contributo nella formazione e diventare testimoni e fautori di solidarietà sociale”.