Arbidol, un farmaco russo contro il coronavirus: tutto falso, è una bufala


Sta facendo il giro del web un video in cui un uomo, con mascherina ed occhiali da sole, dice di trovarsi nell’aeroporto di Mosca, nella cui farmacia si reca ad acquistare un presunto farmaco che cura il Covid-19. Il medicinale in questione è l’Arbidol: il protagonista del filmato dice che è efficace “contro tutti i coronavirus”, venduto normalmente in Russia ma non in paesi come l’Italia, il più colpito al mondo dopo la Cina dalla pandemia.

Il messaggio trasmesso dal video è semplice: ai russi è permesso curarsi, agli italiani no. La motivazione è sottintesa, ossia una sorta di complotto ai danni della popolazione con un fine non meglio specificato.

In realtà si tratta di una bufala, perché al momento non esistono farmaci in grado di curare il nuovo coronavirus. Tutte le terapie in atto sui pazienti positivi vengono effettuate tramite farmaci originariamente pensati per altre patologie, proprio come il Tocilizumab, il farmaco anti artrite dapprima utilizzato al Cotugno e poi in tutta Italia. L’efficacia dell’Arbidol è stata smentita anche da Roberto Burioni.


L’Arbidol era stato effettivamente una speranza contro il coronavirus, figurando tra i farmaci che avrebbero potenzialmente potuto avere effetti positivi. Esso fu testato sulla SARS, che però ha poco in comune con il Covid-19. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta facendo de controlli per verificare se l’Arbidol possa essere utilizzato con risultati apprezzabili, così come sta avvenendo per numerosi altri medicinali. Al giorno d’oggi l’Arbidol, quindi, non è una cura contro il coronavirus e chi afferma il contrario sta dicendo una cosa falsa, oltre a far nascere speranze immotivate e dannose nella popolazione.


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