Reddito di Cittadinanza, De Luca: “La gente prende 700 euro e non lavora da stagionale”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto aggiornamento ai cittadini, ha parlato dell’economia italiana e della carenza di stagionali causata dall’introduzione del reddito di cittadinanza.

De Luca, economia italiana e reddito di cittadinanza

Queste le sue parole: “Alcune previsioni della Commissione Europea devono farci capire quanto sia lungo il cammino da compiere e come sia importante cercare di utilizzare al meglio questi 200 miliardi di euro del piano di sviluppo. L’Italia nel 2022 sarà l’unico Paese d’Europa che non avrà recuperato il livello di PIL del 2019 ma avrà ancora 16 miliardi di euro in meno”.

“Nel 2001 avevamo un reddito pro capite dell’82,6% rispetto a quello di un cittadino tedesco. Dopo 20 anni il reddito di un cittadino italiano è del 67,6% rispetto a quello di un cittadino tedesco. Nell’arco di un ventennio abbiamo perduto il 15%. Questi dati di sintesi ci dicono che l’Italia continua a scivolare in basso, ad arretrare in relazione ai grandi Paesi d’Europa. Se non riusciamo a produrre ricchezza, se non incrementiamo in maniera forte il PIL del nostro Paese nel giro di 5/7 anni avremo difficoltà a pagare i grandi servizi di civiltà, scuola, trasporti, sanità e cominceremo ad avere problemi col sistema pensionistico. Davvero c’è bisogno di una svolta radicale in Italia. Questi sono i problemi che riguardano il futuro dei nostri figli”.

“Abbiamo il dovere di realizzare una sburocratizzazione radicale del nostro Paese, non piccoli aggiustamenti. Dobbiamo fare in modo che in tempi rapidi si aprano i cantieri e si metta in movimento l’economia. Dobbiamo cambiare tutto in Italia. Da questo punto di vista si prevedono alcune cose interessanti nel piano presentato da Draghi ma c’è da essere estremamente preoccupati”.

“La Campania ha varato un concorsone per mettere a lavorare i giovani in centinaia di Comuni e nella PA. La cosa incredibile è che mentre il Governo dice di accelerare le procedure, immettere una sola prova scritta, sui 2.000 giovani campani che hanno fatto due prove scritte e 10 mesi di formazione continuiamo a perdere tempo”.

Su questo abbiamo dovuto ascoltare le idiozie anche da qualche notabile che si ritiene esonerato dal dovere di parlare di quelle cose che conosce. Hanno presentato questo concorso come una delle vecchie cose del Sud. Questo è l’unico concorso serio che si sia fatto in Italia in questi due anni”.

“Quando dico che sono preoccupato per i fondi europei mi riferisco a questa palude burocratica che continua a dominare nel nostro Paese. Se non realizziamo una svolta radicale sul piano amministrativo e burocratico difficilmente impiegheremo al meglio i fondi europei e quel declino dell’economia italiana proseguirà. Anziché recuperare Pil noi continueremo a fare passi indietro e la cosa diventa davvero delicata. Se aggiungiamo il problema della denatalità, il venire meno di forze giovani, il problema si aggrava”

“Stiamo registrando anche un altro paradosso. Mi è stato confermato che alcune attività commerciali non apriranno anche quando sarà consentito perché ad esempio per bar e ristoranti non si trovano più camerieri. Per le attività stagionali non si trova più personale. Già lo scorso anno per gli stagionali nell’industria conserviera non si trovavano stagionali. Si tratta di uno dei risultati paradossali del reddito di cittadinanza”.

“Se tu mi dai 700 euro al mese e poi io mi vado a fare il doppio lavoro non ho interesse ad alzarmi alle 6 ed andare a lavorare in un’industria di trasformazione agricola. C’è gente che prende il reddito e va a fare il lavoro in nero per non perderlo. Si sono create delle anomalie, imbrogli come sempre in Italia che finiscono per danneggiare l’economia del Paese. Dobbiamo garantire un reddito alla povera gente ma dobbiamo evitare il paradosso di arrivare al punto di non avere più lavoratori stagionali”.


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