Secondo lo studio di Confesercenti Campania, il giro d’affari per le imprese, specialmente quelle del settore abbigliamento, del nostro territorio oscillerà tra i 240 e i 300 milioni di euro. Queste le parole di Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e Vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno:
“Sulla previsione pesa l’ombra del Covid, con la variante Omicron, e l’impatto negativo che sta avendo sulla fiducia delle famiglie. Circa quattro campani su dieci (il 39%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 160/170 euro a persona“.
Sui risultati incide anche la concorrenza all’evento, tra cui le continue promozioni prenatalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ‘ravvicinato’, a meno di un mese dal Natale. Si rafforza invece la tendenza all’acquisto di impulso: cresce rispetto al 2020 dal 41 al 46% la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte.
“L’auspicio – sottolinea il presidente Vincenzo Schiavo – è che l’ondata di contagi rallenti, restituendo così ai consumatori la voglia di scendere per strada a fare shopping e agli esercenti un po’ di fiducia nel futuro. È ovvio che tali previsioni potrebbero subire una forte contrazione ovemai ci fossero ulteriori restrizioni e chiusure: il clima di incertezza potrebbe incidere negativamente sulla spesa.
I consumatori potrebbero decidere di non spendere se non possono uscire o partecipare ad eventi. Come Confesercenti Campania invitiamo tutti a premiare le imprese del territorio, di spendere di più sotto casa e meno possibile sull’online. Soprattutto andrebbero evitate quelle aziende multinazionali che hanno sede all’estero che fanno saldi 12 mesi l’anno e che pagano mediamente il 10-15% di tasse, contro il 60% di un imprenditore italiano.
Invitiamo, dunque, a dare forza alle imprese del territorio: aiutiamo i piccoli imprenditori che pagano le tasse ai comuni consentendo alle amministrazioni locali di provvedere al nostro territorio, rendendolo più vivibile per noi e più accogliente per i turisti”.
La spesa pro capite in Campania (circa 160/170 euro) è in lieve aumento rispetto al 2020 (158 euro pro capite ma a fronte di 380 milioni di incassi previsti, perché ci fu una maggiore adesione da parte dei consumatori), ovvero rispetto ad un anno pre-Covid, ma bisogna considerare l’inflazione degli ultimi due anni.
La media di 170 euro nasconde tuttavia una spesa media fortemente polarizzata: il 47% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 43% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro.
Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici: il 31% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 26% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre il 23%, invece, cercherà l’affare scontato sul web, oltre il 5% in più dello scorso anno e l’8% rispetto al periodo prepandemico.
Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.