Cosa significa e da dove nasce il termine napoletano.. sciantosa!
Nov 21, 2014 - Emanuela Mastrocinque
“Te si’ fatta na vesta scullata, nu cappiello cu ‘e nastre e cu ‘e rrose… stive ‘mmiez’a tre o quatto sciantose e parlave francese…è accussí?” Così recita Reginella, scritta nel 1917 da Libero Bovio e ricordata oggi come una delle canzoni napoletane più famose di tutti i tempi. Ma chi era la sciantosa? Nel linguaggio attuale con questo termine, oramai divenuto di uso comune anche nella lingua italiana, si identifica una donna di bell’aspetto, vanitosa e civettuola.
Non di rado con questo termine, erroneamente, alcuni identificano donne di facili costumi pronte a concedersi ad incontri fugaci e segreti con amanti di ogni età, ma in realtà tale interpretazione è assolutamente sbagliata e ben lontana dal reale significato del termine. La sciantosa infatti, pur essendo maliziosa e provocante, faceva ben altro mestiere. Legata al mondo dell’arte e del teatro la sciantosa era un’artista del Café-chantant parigino, difatti il termine viene fatto risalire al periodo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
Il termine sciantosa difatti, rappresenta l’italianizzazione della parola francese chanteuse, traducibile in maniera letterale con il termine “cantante”. Le artiste erano solite esibirsi in piccoli locali con brani tratti da canzoni popolari e brevi stralci di opere liriche. Piccole dive, osannate dal pubblico, spesso bellissime e irresistibili. Da qui l’associazione sempre più frequente del termine,ad aggettivi quali “seducente”, “fascinosa” e “ammaliatrice”.
Pare che le chanteuses, per aumentare il proprio fascino agli occhi dei clienti, fossero solite parlare con accenti stranieri, raccontando di lontane storie d’amore avvenute oltreoceano con uomini importanti e famosi, in realtà mai conosciuti davvero. Caratteristica delle sciantose più ricche era quella di dotarsi dei claquer, supporter speciali che sotto lauta ricompensa, applaudivano vigorosamente alla fine delle esecuzioni per fomentare il pubblico presente e trascinare la sala in ovazioni senza fine, accrescendo così la stima e la fame della chanteuse di turno.
Tra le più famose sciantose troviamo Anna Fougez, Gilda Mignonette, Olimpia D’Avigny e Yvonne De Fleuriel. Da figure di punta dei teatri europei, con l’avvento del cinematografo, piano piano le sciantose scomparvero per lasciare il posto alle soubrette prime e alle più attuali showgirl poi.
Donne sensuali e dalla spiccata carica seduttiva, non brillavano in gusto ed eleganza. Sembra infatti che non fossero donne conosciute per stile e raffinatezza ma bensì per l’ostentazione esasperata di abiti e gioielli costosi portati senza gusto e con un pizzico di volgarità. Nonostante tutto, le sciantose del Caffè Margherita (e non solo) continuano a conservare un fascino indiscusso.. ammaliando, nonostante il passare il tempo, maschi di ogni epoca e di ogni età!