Ischia. La parrucchiera è trans ed i genitori portano via i figli

Valentina Mennella


Ischia – In questi tempi si parla tanto di libertà, sopratutto per quanto riguarda la sessualità di ognuno e il sacrosanto diritto ad una propria identità di genere, ma, in realtà, il nostro mondo è ancora pieno di pregiudizi ed ignoranza. Ne è una prova l’aggressione subita da un ragazzo napoletano, meno di un mese fa, per il semplice fatto di essere omosessuale. Tuttavia, l’omofobia non si manifesta soltanto tramite la violenza fisica, ma, molto più spesso, con quella psicologica e verbale.

Valentina Mennella è una famosissima hair stylist ischitana e, sull’isola, gestisce da anni un importante salone di bellezza. Valentina ha lottato tutta la sua vita per la sua professione, studiando dai migliori parrucchieri d’Europa, e per la sua sessualità: è stata miss Trans nel 1993, quando ancora il mondo faceva finta di non vedere simili realtà. Sono passati più di vent’anni e, oggi, lei vive con tranquillità il suo essere transessuale, circondata dall’affetto di amici e parenti.

Ecco perché è ancora più vergognoso quanto accaduto qualche giorno fa nel suo centro estetico. Come ha denunciato la stessa Valentina con un post sul suo profilo Facebook, il 30 luglio: “CHE SCHIFO È VENUTA UNA FAMIGLIA CON 3 BAMBINI. MI HANNO CHIESTO SE POTEVO FARE IL TAGLIO AI BIMBI. QUANDO HANNO SENTITO LA MIA VOCE E HANNO CAPITO CHE SONO TRANS… SONO ANDATI VIA che cattiveria”

Un gesto che dovrebbe far più male a chi l’ha compiuto, ma che ha turbato profondamente l’hair stylist di Ischia. Valentina ha scelto di raccontare il suo disagio al blog Campaniasuweb e, da lì, la notizia ha fatto il giro della rete. Anche l’Arcigay di Napoli si è interessata al caso denunciando l’accaduto sul sito ufficiale dell’associazione. “Quest’episodio – aggiunge Daniela Lourdes Falanga, responsabile dell’Arcigay napoletano – ci dimostra quanto la transfobia e l’omofobia siano inculcate ai bambini proprio dai loro genitori. Insomma, nel 2016, persiste un modello educativo discriminante e implicitamente violento e inaccettabile. Ecco perché una legge contro l’omotransfobia è sempre più necessaria e urgente”.


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