Imprenditore malato rischia di morire povero: la Prefettura di Napoli gli deve milioni


Napoli – Per anni ha custodito e demolito più di 2000 veicoli senza ricevere neanche un euro come pagamento. È l’assurda vicenda di Elia Esposito, un imprenditore di 75 anni che da 15 vanta un credito di svariati milioni nei confronti della Prefettura di Napoli. Titolare di un’impresa per il deposito e la rottamazione di vetture sottoposte a sequestro, ha firmato un regolare contratto nel 2003 che non è mai stato onorato dalla Pubblica Amministrazione.

Elia Esposito è malato terminale, in questi anni ha accumulato parecchi debiti e rischia di morire povero. Riesce a sopravvivere soltanto grazie all’aiuto dei figli, poiché pensione e conti gli sono stati pignorati.

“La Prefettura nel giugno scorso – spiega all’Ansa – dopo l’ennesimo sollecito in cui comunicavo anche la mia condizione di malato terminale mi ha fatto un proposta transattiva per pagare il 50% del debito. Una somma che ho rifiutato e che non mi consentiva di estinguere nemmeno i debiti accumulati tra tasse, costi e stipendi dei miei dipendenti”.

La speranza è che questo appello giunga a chi di dovere: “Voglio morire sereno dopo aver onorato tutti i miei debiti, prima di tutto con i miei dipendenti che per anni hanno lavorato con me e a cui voglio garantire la meritata pensione”.


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