“Per Capodanno diciamo no ai fuochi proibiti”: una battaglia nata sui social


Manca poco alla notte di Capodanno: brindisi, conto alla rovescia e fuochi d’artificio, questi ultimi molto spesso tenuti illegalmente.
Interviene sulla questione Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, schierandosi con coloro che da sempre lottano contro i fuochi proibiti che ogni fine anno alzano il bollettino delle vittime, soprattutto tra i giovani.

“Per offrire un valido contributo alla conoscenza del problema – afferma Capodanno – ho deciso di rilanciare un gruppo fondato sul social network Facebook finalizzato soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ad una questione che non sembra al momento trovare valide soluzioni definitive.

Purtroppo, infatti, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, come dimostrano anche le operazioni condotte di questi tempi e che, ogni anno, portano al sequestro di quintali di botti proibiti, il problema resta ancora in gran parte irrisolto, come dimostrano ogni anno i dati che vengono resi noti il primo giorno dell’anno “.

“Numeri sugli incidenti – specifica Capodanno – che l’anno scorso mostrarono un leggero peggioramento, rispetto a quelli dell’anno precedente. Secondo i dati forniti dal Viminale, si registrarono infatti ben 216 persone rimaste ferite, per 44 delle quali si dovette procedere al ricovero.

Solo a Napoli e provincia, i feriti per l’esplosione di fuochi d’artificio furono 37, un dato in lieve aumento rispetto al primo dell’anno del 2018, quando i feriti tra capoluogo e provincia furono 35 “.
Capodanno ha creato una pagina Facebook, che ad oggi presenta più di 4000 iscritti. Nella descrizione della pagina, vi ritroviamo un suo messaggio:

“Care amiche e cari amici si avvicina la fine di un nuovo anno con le preoccupazioni legate a quella che potrebbe essere l’ennesima strage dell’idiozia, con fuochi proibiti sparati all’impazzata, anche con i ben noti pericoli del “giorno dopo”, con mani e dita che saltano e segnano per tutta la vita; e sangue, tanto sangue, specialmente di giovani, che imbratta le coscienze di tutti.

Sì perché è un dovere di ciascuno di noi dare un contributo affinché questa barbarie di salutare l’anno nuovo con fuochi illegali e pericolosi finalmente finisca. In questa direzione va la creazione di questo gruppo. Diffondetelo presso i vostri amici e conoscenti. Ve ne saranno certamente grati “.


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