In tal senso lasciano basiti le immagini provenienti da un famosissimo Centro Commerciale situato in provincia di Caserta. Le foto sono state inviate a VesuvioLive da un dipendente preoccupato per la salute propria e dei suoi colleghi. Le immagini sono state scattate ieri, 5 giugno 2020, soltanto durante l’ora di pausa, dunque è facile capire come durante l’intero arco della giornata siano davvero tantissimi i clienti che non indossano la mascherina o la indossano male.
Il dipendente denuncia una pressoché totale mancanza di controlli, nonostante il Centro Commerciale non sia gremito come nel periodo antecedente al coronavirus: “Da lunedì abbiamo aperto e quello che si è potuto vedere è surreale. Attenzione, non dico che il centro è granito di persone, ma a fasce orarie quelle che vengono non rispettano in pieno le regole. All’entrata del centro non c’è nessuno che controlli la temperatura delle persone e non c’è nessuno che porti il conto di quante persone possono entrare. Vedo famiglie che nonostante tutto quello che abbiamo passato portano bambini nei passeggini a fare prendere aria in un luogo chiuso. Bambini su monopattini o roller.
“Quando entrano nei negozi le mascherine le tengono al collo o chi le indossa le tiene solo sulla bocca lasciando il naso scoperto. Quando mi avvicino per chiedere di indossare bene la mascherina rispondono che sentono caldo, che non respirano e che fa venire mal di testa; per le mani ancora peggio: non vogliono igienizzarle perché il gel irrita le mani, porta prurito e allergie. Ovviamente non intendo il nostro, ma loro dicono che a furia di igienizzare le mani ne risentono. Se li invitiamo a indossare i guanti rispondono che sudano le mani e con i guanti non possono toccare bene i capi per vedere il materiale.
“L’azienda alcune volte fa finta di non vedere purché le persone entrino e acquistino, altrimenti non si fattura. Aiutatemi, non posso e non voglio ammalarmi, non posso restare altri mesi chiuso in casa senza stipendio e senza cassa integrazione. Non voglio che la mia famiglia si ammali. Vi supplico, vi scongiuro, date voce e luce alle cose che vi ho scritto. AIUTATEMI”.