Scempio a Ischia: la discarica di Zaro si sgretola e la spazzatura finisce in mare


Forio – È una segnalazione a dir poco sconcertante quella che proviene da Zaro, uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della già incantevole isola di Ischia, dove la spazzatura sotterrata in prossimità della costa sta andando lentamente a finire in mare per effetto della corrosione. Ad avere effettuato il reportage videofotografico è Francesco D’Angelo, attivista napoletano, il quale nell’inviarci il materiale (che risale alla seconda metà di agosto) ha aggiunto:

“La discarica presenta strati di pietre e polvere di tufo alternata a strati di immondizia, che vanno a colmare la parte retrostante degli scogli formando quasi una piccola pianura. Data la vicinanza al mare, gli elementi naturali stanno erodendo il costone di questa massa facendo sì che l’immondizia si riversi a mare. Tutta la discarica è contenuta da una rete nera in plastica che ormai ha smesso di ottemperare al suo ruolo”.

Non ha dunque pace Zaro, negli ultimi anni oggetto di forti dibattiti tra cittadini, ambientalisti e varie amministrazioni che avevano avuto la brillante idea di realizzarvi a volte una discarica, a volte un deposito di compattatori, altre un parcheggio per i camion della nettezza urbana. Un luogo da preservare, difendere e valorizzare, ma continuamente minacciato da occhi che non sanno vedere oltre il proprio naso (opportunamente otturato per non sentire la puzza di immondizia, è il caso di dirlo).

Discarica Zaro - Corriere della Sera, 28 luglio 1978

Discarica Zaro – Corriere della Sera, 28 luglio 1978

Tornando alla discarica in disgregazione, potrebbe trattarsi di quella che fu oggetto di una dimostrazione da parte di abitanti e turisti negli anni Settanta. Negli archivi del Corriere della Sera è presente il trafiletto, pubblicato nel quotidiano del 28 luglio 1978, dove si legge di una relazione della guardia forestale circa i pericoli di una discarica in località Punta Zaro, “dove fino a una ventina di giorni fa venivano depositati i rifiuti”. Si desume allora che effettivamente un tempo c’è stato in cui a Zaro veniva scaricata l’immondizia, anche se allo stato attuale delle cose non siamo stati in grado di stabilire con certezza se quella che si sta sgretolando sia o meno la discarica del 1978.

Ad ogni modo, come è evidente dai video e dalle foto, quella spazzatura c’è, è perfettamente in vista e si sta riversando nell’ambiente. È allora non opportuno, ma obbligatorio intervenire nel frattempo per contenere gli effetti dell’erosione e preservare il luogo, con la speranza di una reale svolta ambientalista che possa finalmente mettere fine agli sfregi nei confronti di una Terra tanto bella quanto offesa e martoriata.

 


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