Nasce “.0”, l’associazione dei commercianti di via Tribunali: “Uniti contro la crisi”


Riunire i commercianti e gli artigiani di via dei Tribunali per poter reggere gli effetti di medio e lungo periodo innescati dalla crisi pandemica e valorizzare le risorse culturali del centro storico di Napoli: questi sono gli obiettivi  dei soci di “.0”, l’associazione che riunisce una trentina di attività commerciali, capitanata dalla presidente Ornella Vulcano, dal segretario Germana Falibretti, dal presidente nazionale Federgrossisti Confcommercio Senofonte Demitry, e da Gianluigi Barbato, main sponsor per la catena di supermercati “Decò”, durante un incontro moderato dalla giornalista Annacarla Tredici. Tra i soci iscritti figurano Mario Ceglie, Vincenzo Sica, Antonio Sorbillo, Guglielmo Muoio e Francesco Salvatore Di Sarno.

NASCE “.0”: I COMMERCIANTI DI VIA TRIBUNALI UNITI CONTRO DEGRADO E PANDEMIA

L’area di via Tribunali è un’area storica molto importante, punto di riferimento degli artigiani e dei commercianti del centro storico” – spiega Ornella Vulcano – “Il nostro obiettivo è valorizzare questa zona sia commercialmente sia folkloristicamente, non vogliamo che ricada nell’abbandono in cui spesso viene lasciata. C’è bisogno di regolamentare tutti gli aspetti legati all’amministrazione, dai rifiuti al decoro urbano, affinché sia fruita al meglio dai cittadini e dai turisti”.

Coinvolgere un numero sempre maggiore di imprenditori locali è uno dei principali obiettivi che i fondatori dell’associazione si pongono, così da poter fare rete davanti alle difficoltà innescate dal covid: “Vogliamo dar vita ad un vero e proprio un centro commerciale all’aperto” –  ci racconta Germana Falibretti – “Noi nasciamo subito dopo la riapertura post-pandemia, abbiamo capito che da soli non andiamo da nessuna parte. Sebbene nati da poco, siamo riusciti ad interloquire con le istituzioni, in particolare con la Regione che si è mostrata subito disponibile. Da queste parti il problema principale rimane il degrado urbano”.

Ma un altro grave elemento di criticità di questo periodo è l’inflazione, che inizia a farsi sentire prepotentemente anche sui beni di prima necessità. “Solo ora stiamo subendo i primi gravi effetti della crisi” – ammette Falibretti – “Noi cerchiamo di tenere un range di prezzi accettabili per la clientela, e l’associazione risponde anche a questo scopo”. Stesse parole usate anche da Gianluigi Barbato, titolare tra l’altro di un supermercato “Decò” nelle vicinanze di piazza San Gaetano: “Il commercio purtroppo sconterà quella che è un’inflazione molto forte nei prossimi anni. Entro fine anno infatti accetteremo nel nostro supermercato il pagamento in criptovalute, tra cui il Bitcoin, perché crediamo che questa tecnologia ci possa proteggere dall’aumento dei prezzi che sta arrivando. Si pensi che ci sono prodotti di beni di consumo giornalieri, come olio di semi e burro, che sono aumentati anche del 60 o addirittura del 100% negli ultimi due anni. Le criptovalute riteniamo possano rappresentare una soluzione, oltre alla capacità di essere tutti uniti, come dimostra questa iniziativa”.


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