Milan-Napoli 0-4: i tifosi milanisti reagiscono ai gol con i cori razzisti


23 Febbraio 1986, durante Verona-Napoli i tifosi gialloblu sfogano il proprio razzismo antinapoletano urlando di tutto nei confronti di città e tifosi azzurri; i veronesi vincevano 2 a 0, Maradona si avvicinò alla panchina per promettere: “ora vado a vendicare i napoletani”. Diego fece due gol, il secondo di testa, e zittì tutti.

4 Ottobre 2015, quasi trent’anni dopo il razzismo antinapoletano non è ancora finito, anzi. Ieri durante la partita contro il Milan si ascoltava da “Terroni” a “Napoli colera”, come tutte le volte in cui i partenopei giocano a Milano, e stavolta i rossoneri hanno dovuto prendersi l’umiliazione di uscire dallo stadio con quattro gol di scarto, in un match dove il Napoli si è dimostrato superiore senza possibilità di scampo. A fine partita i cori razzisti si sono trasformati in insulti verso i calciatori del Milan: in pratica, 90 minuti di ignoranza e della più infima bassezza morale, un campionato di calcio scambiato per campionato del turpiloquio. In una competizione del secondo tipo di campionato i milanisti sarebbero tutt’altro che in crisi, ma, al contrario, grazie alle loro speciali doti sarebbero al vertice della classifica. Come è ovvio, non tutto lo stadio Meazza ieri si univa alla esecrabile condotta, tuttavia dobbiamo dire che la cosiddetta – e presunta – parte buona non si è dissociata dallo spettacolo dell’ignoranza. Eppure non ci vorrebbe molto, basti ricordare la partita tra Celtic e Inter nella quale, a Glasgow, i tifosi interisti cominciano a sfogare il razzismo nei confronti dei napoletani venendo zittiti dai tifosi del Celtic al grido di Come on Naples. Evidentemente è in Italia, è negli italiani che c’è qualcosa che non funziona.

L’Italia nulla fa per combattere il razzismo, nulla ha mai fatto e nulla farà, almeno nel breve. Gli italiani sono i più razzisti d’Europa, a dirlo è un sondaggio del Pew Research Center, e la situazione sta bene ai personaggi politici che dovrebbero attuare misure per garantire il progresso morale della popolazione. La politica si comporta però in maniera opposta e con la complicità mediatica, dati i grandi spazi regalati a chi basa il proprio consenso elettorale sull’intolleranza e persino la speculazione sui morti. Uno di questi ultimi, tra l’altro, è un grande tifoso milanista e celebre è il video in cui cantava “Napoli colera”, salvo poi pretendere di essere ben accolto nella città partenopea quando è venuto a cercare voti: chissà come si è sentito ieri sera, passando dalla goduria per i cori ai quattro gol messi in tasca.


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