“Hipster Nativity”. Artisti americani ambientano il Presepe nel 2016


Il presepe è una tradizione prettamente napoletana, come dimostra l’unica ed inimitabile San Gregorio Armeno. Eppure, col passare degli anni, tutto il mondo ha iniziato ad apprezzare la bellezza e la filosofia che c’è dietro alla raffigurazione della Natività: ogni pastore ha la sua storia, ogni gesto o posizione un significato, ogni piccolo particolare è frutto di una tradizione secolare. Qualcuno, però, sembra non aver compreso la ritualità ed ha pensato bene di stravolgere la tradizione creando un presepe “Hipster”, ambientato nel 2016.

L’“Hipster Nativity Set”, chiamato così in onore della moda del momento, è stato messo in vendita da alcuni artisti americani per 130 dollari su questo sito: “Modern Nativity”. Il presepe è composto da statuette che stravolgono e modernizzano le originali: Giuseppe scatta un selfie, i re magi arrivano come dei corrieri di Amazon ed il pastore non trova più la strada grazie alla stella cometa, ma col navigatore dello smartphone.

re-magi

Ad alcuni potrebbe sembrare un’opera dissacrante e blasfema, per altri un’opera d’arte moderna. Di fatto, il presepe nasce dalle migliori intenzioni: quelle di sensibilizzare le persone sulle contraddizioni del nostro mondo, sulla tecnologia invasiva che entra in ogni aspetto della nostra vita, anche nella sacralità della nascita. Insomma, i pastori si adeguano ad una società distorta in una satira evidente. Qualcuno, però, potrebbe obiettare col tanto caro detto: “Gioca con i fanti, ma lascia stare i santi”.


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