Volantino sessista della Lega a Crotone: la donna serve a procreare e crescere i figli


È bufera sulla Lega Nord di Crotone, che sul web ha lanciato un volantino dedicato alla festività dell’8 Marzo. Ci si sarebbe aspettati, per l’occasione, qualcosa che sensibilizzasse circa le problematiche che coinvolgono le donne, prima di tutto i fenomeni di violenza e le discriminazioni, e invece ci siamo trovati davanti dei punti che costituiscono un salto indietro nel Medioevo.

Secondo i leghisti calabresi il “ruolo naturale” della donna sarebbe quello “volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia”, in parole povere procreare, crescere i figli, accudire il marito. La donna, infatti, per sua attitudine naturale sarebbe destinata a tali mansioni.

Il punto più basso viene forse raggiunto quando si attacca “una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo”. La donna, insomma, non dovrebbe essere libera di determinare sé stessa, perché in tal modo si ribellerebbe agli uomini, cui, a quanto ci sembra di capire, devono restare sottomesse.

Numerose e trasversali sono state le prese di posizione contro il volantino, in primis le ministre del Movimento 5 Stelle – Elisabetta Trenta, Giulia Grillo e Barbara Lezzi – che in una nota hanno scritto: “Ci riporta indietro di decenni. Come donne di questo governo esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione. Ci auguriamo e confidiamo che i vertici della Lega prendano quanto prima le distanze”.

Matteo Salvini, dal canto suo, sconfessa ma solo in parte il contenuto del volantino: “Non condivido alcuni contenuti” si è limitato a dire il Ministro dell’Interno.


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