Record di nascite sull’isola di Ischia in un’Italia che non fa più figli

neonato


Crollo di nascite in tutt’Italia, tranne che su di una piccola isola: Ischia. Ventisette nuovi nati solo nel mese di Gennaio 2020, e addirittura otto in settantadue ore nell’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno.  Molti pensano che le isole minori italiane siano spopolate, ma è in atto una controtendenza a Ischia: 232 nuove nascine al Rizzoli nel 2018, 236 nel 2019 e addirittura, si prospettano 324 nati nel 2021.

Nel resto della Penisola, altresì, si contano 116 mila cittadini in meno rispetto all’anno scorso, specialmente al Sud, dove, secondo i dati Istat, è avvenuto il più basso livello di ricambio naturale mai espresso dal Paese dal 1918. Ma l’affollamento di nuovi nascituri sull’isola campana fa sperare in meglio e il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio D’amore, chiede a tutti di scegliere l’ospedale Rizzoli per far nascere i prossimi ischitani.

La crescita zero, quindi, non riguarda l’isola d’Ischia, a conferma di ciò i dati Istat indicano che nel 2017 la media sull’isola era di 8,2 nati ogni mille abitanti. Ed ancora, un picco di 9,61 a Forio, rispetto ai 7,6 su scala nazionale. In aumento anche la fiducia nei confronti del suddetto ospedale ischitano, anche grazie ai corsi pre-parto dell’Asl che si tengono dallo scorso luglio da parte delle ostetriche della ginecologia nell’ospedale Rizzoli. Ciò ha contribuito a promuove la cultura del parto naturale. Inoltre, il Rizzoli è stato classificato come ospedale insulare, ma è arrivato un finanziamento di 3,5 milioni di euro, erogato dal Ministero della Salute nell’ambito del piano di rinnovamento ospedaliero della Regione Campania.


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