Capri riscopre la sua bellezza: chiesta l’area protetta per difendersi dal turismo


L’isola di Capri, che da tempo lotta contro l’inquinamento dovuto al turismo di massa, ha richiesto l’istituzione dell’area marina protetta.

Negli ultimi anni, il turismo selvaggio aveva depredato Capri della sua bellezza unica. L’isola iniziava a risentirne, era affogata dalle migliaia di visitatori che si precipitavano lì ad ogni buona occasione.

La quarantena forzata dovuta all’emergenza da Coronavirus però ha fatto respirare nuovamente l’isola. Le ha restituito quella linfa vitale che da un po’ di tempo stava mancando. Stesso discorso vale anche per la città di Napoli.

Per questo motivo i sindaci dei due comuni di Capri hanno unito le forze e si sono rivolti a  tramite una lettera. Queste le parole di Marino Lembo e Alessandro Scoppa, riportate dall’Ansa: “Ci rivolgiamo a lei per rinnovarle la piena attenzione delle amministrazioni su questa iniziativa e la più ampia disponibilità come già concordato nella riunione svoltasi a Roma il 14 gennaio presso la direzione generale del ministero del mare e delle coste da lei guidata.”

“La vicenda covid-19 restituisca un’immagine nuova di natura e ambiente ed offra una nuova occasione. Capri deve ripartire da qui, per poter finalmente riscattarsi da un selvaggio sfruttamento delle sue bellezze dando risposte finalmente veloci e rapide. Con questo spirito attendiamo di condividere il crono-programma per istituire l’area marina protetta dell’isola di Capri”.


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